Le vacanze “sostenibili” in una ricerca realizzata da Politecnico e Amici della Terra: occorre un osservatorio regionale

Ecoturismo, l’ultima moda di chi viaggia

Archeologia industriale e rispetto dell’ambiente: la mappa degli itinerari in armonia con la natura

MILANO - Un turismo che non inquina, che non degrada l’ambiente, nel rispetto delle società e delle culture locali. E che nello stesso tempo offre momenti di svago, di scoperta, di divertimento. Non è un’utopia, si chiama “turismo sostenibile” e può diventare motore dello sviluppo culturale ed economico del territorio, a patto che venga gestito in modo intelligente. In questo che è l’anno internazionale dell’ecoturismo, il vero problema è capire e valutare la qualità del rapporto tra sistema turistico, sempre più di massa, e l’ambiente, per cercare di ridurre gli impatti negativi e, allo stesso tempo, valorizzare le esperienze di vero contatto con la natura. Questi i temi trattati nel convegno che si è tenuto ieri nella “Settimana del viaggio” (7-14 maggio), appuntamento organizzato a Milano dall’Associazione Outis-La mente del viaggiatore. Un’occasione per presentare i risultati della ricerca “Il turismo sostenibile in Lombardia”, realizzata dagli Amici della Terra (Adt) e dal Politecnico di Milano. “Obiettivo principale di questa indagine - spiega Giulia Pesaro, del dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico - è di fornire una chiave di lettura per la promozione di un turismo ecocompatibile, attraverso indicatori che consentano di leggere le pressioni sull’ambiente e controllare criticità e opportunità, cioè la doppia faccia di bellezze naturali e servizi per l’accoglienza”. La ricerca ha anche portato a un primo censimento di esperienze di turismo sostenibile presenti nella nostra Regione, un’offerta ricca che però fatica ad emergere perché “coperta” dalle tante attività economiche presenti sul territorio. Lombardia regione con scarsa vocazione turistica? “Perché allora non si valorizza la sua storia, le sue opere di archeologia industriale, come per esempio il villaggio di Crespi d’Adda, patrimonio dell’Unesco che quasi nessuno conosce”. Insomma bisogna andarsi a cercare quello che il territorio offre, e forse il “nuovo” viaggiatore, in cerca di una pausa dai ritmi assillanti del quotidiano, stanco dell’artificialità di ambienti urbani inquinati così come dei pacchetti viaggio “tutto compreso”, ha bisogno di mettere in moto la propria fantasia.

“La nostra regione - dice Camillo Piazza, presidente di Adt Lombardia - è uno dei quattro motori del Vecchio Continente e ha le carte in regola per diventare la prima area europea che sostiene e promuove concretamente, attraverso politiche mirate, un’attività turistica eco compatibile. Per questo chiediamo al Pirellone, prendendo spunto dai nostri dati, di impegnarsi in questa direzione. Il primo passo: un osservatorio per il turismo sostenibile”. Dalla bicicletta lungo il Po al trekking nelle verdi valle bergamasche, dalle vie della tradizione sui transiti medioevali ai Bed & Breakfast al femminile tra i laghi del Varesotto, dalle strade dei vini al treno dei tre parchi. Spicca, tra le strutture già attrezzate per accogliere il turismo sostenibile, l’Albergo della Salute: si trova in Val Taleggio, a Olda, in provincia di Bergamo, ed è attivo dal 1925. Con le sue 40 camere, è l’unico albergo in Lombardia ad aver ottenuto la certificazione di Gestione integrata qualità sicurezza e ambiente da parte dell’organismo internazionale Det Norske Veritas.

Antonia Jacchia

Lombardia