Primo incontro martedì 27 giugno tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Confedilizia per il rinnovo del contratto dei dipendenti da proprietari di fabbricati. Una platea di circa 33.000 lavoratrici e lavoratori, secondo gli ultimi dati rilevati, che ha visto il proprio profilo professionale mutare negli ultimi anni attraverso l'esperienza della pandemia e con l'introduzione di nuove mansioni legate a esigenze e abitudini che hanno preso campo recentemente nella vita condominiale.
"Abbiamo presentato una piattaforma che punta a valorizzare la figura professionale del portiere, che nel corso dell'emergenza sanitaria ha dimostrato l'importanza dell'assistenza che è in grado di fornire - spiega Elisabetta Tiddia, Filcams Cgil nazionale - e che ha visto aumentare le sue attività e responsabilità, a cominciare dalla sempre più frequente ricezione e conservazione dei pacchi destinati ai condomini".
È necessario un aggiornamento dal punto di vista normativo, dalla regolamentazione dei permessi al trattamento della malattia, alla concessione delle ferie, quindi "tutto il capitolo della salute e sicurezza, perché questi lavoratori hanno spesso anche mansioni gravose, come lavori di giardinaggio e di manutenzione, oltre alla gestione dei pacchi - aggiunge la funzionaria Filcams - per la quale è necessaria un'organizzazione logistica e deve essere aumentata l’indennità e migliorata la normativa".
La piattaforma punta a chiarire le norme che possano proteggere il lavoratore nel suo ambiente operativo e alla predisposizione di percorsi formativi anche in tema di salute e sicurezza, valorizzando anche la bilateralità settoriale.
In primo piano naturalmente il dovuto incremento salariale, che deve essere parametrato all'inflazione corrente.
"Chiediamo un adeguamento economico dignitoso, per una figura professionale da valorizzare - precisa Tiddia - dobbiamo ridiscutere le indennità previste e andare a migliorare le condizioni di lavoro. Quella del portiere è una figura da considerare in evoluzione: una figura non solo da difendere, ma da qualificare".
Si tratta di un settore attraversato da profonde trasformazioni, le dismissioni immobiliari hanno conseguenze sul piano occupazionale e il rischio è che vada persa l'importanza non accessoria della presenza del servizio di portierato, con tutte le attività di cui si fa carico. A questo proposito, tra le richieste avanzate dalla piattaforma, vi è anche la garanzia del posto di lavoro per almeno 24 mesi in caso di cessione frazionata dell'immobile da parte di enti.
La piattaforma presentata dai sindacati mira al riconoscimento del valore sociale delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, figure professionali che con la loro presenza e le loro funzioni vanno ad accrescere il valore degli stabili che conservano questo presidio di coordinamento delle attività condominiali, punto di riferimento per gli abitanti ed elemento qualificante per la proprietà.