"Basta precariato. Voglio essere sfruttata a tempo indeterminato."
Passaggio del testimone tra il celebre Cipputi, operaio metalmeccanico del fumettista Francesco Tullio Altan con le nuove lavoratrici e i nuovi lavoratori del terziario. Altan è entrato nel mondo del terziario, tra le lavoratrici e i lavoratori della Filcams e ha stretto in poche, e come sempre dense parole, i suoi tanti mondi professionali e la loro comune, fondamentale battaglia, tra lavoro stagionale, cambi appalto e part-time involontari.
È la lotta contro l'incertezza, quel poco lavoro che non permette di vivere e la scarsa considerazione che la società riserva a fasce di lavoratori che le consentono, quotidianamente, di stare in piedi e di funzionare.
Addette alle pulizie, badanti, commesse, camerieri, cassiere, riders, vigilantes o impiegati degli studi professionali, sono queste le figure lavorative dei nuovi disegni presentati lunedì 8 luglio presso il Centro Congressi della Stazione Marittina di Napoli. 
All’evento inaugurale oltre all’autore, hanno partecipato il segretario generale della Filcams Cgil Fabrizio Russo e Serena Dandini, in qualità di presentatrice della giornata, per lanciare la mostra attiva dal 9 al 13 luglio 2024. 
"Lei lavorerà mezzora al giorno" intima in un'altra vignetta un datore di lavoro a un'addetta alle pulizie, che replica "Così ho tempo per spendere tutti i soldoni che guadagno". 
E da queste essenziali note di fondo si è articolata la discussione dell'Assemblea generale della Filcams il 9 e 10 luglio quando delegate e delegati si sono confrontate su rivendicazioni, cambiamenti, evoluzioni e "LiberAzioni", come indicato dal titolo della manifestazione.
Un ulteriore passo avanti nella strada tracciata dalla mobilitazione.