La favola di Disney si è interrotta a maggio 2021 e non per colpa della pandemia. L’emergenza sanitaria aveva sicuramente fatto diminuire l’afflusso agli oltre 15 negozi presenti sul territorio italiano erano riusciti a rimanere aperti anche durante la fase più critica.
Per questo la notizia dell’imminente chiusura di tutti i punti vendita e l’abbandono del marchio Disney aveva lasciato nello sconforto i 230 dipendenti, per la maggior parte assunti da molti anni e appassionati del loro lavoro.
“Ci sembra impossibile pensare che non ci sarà più Disney in nessuna città d’Italia” racconta Vanessa da anni nello store di Milano in Corso Vittorio Emanuele, che mai si sarebbe aspettata questa decisione drastica, “io, come altre colleghe, eravamo certe di andare in pensione, finendo di lavorare li.”
Una scelta incomprensibile, l’irremovibilità dell’azienda, il passaggio alle sole vendite online e la mancanza di informazioni, sono stati mesi difficili da gestire per i dipendenti che hanno continuato a lavorare con tante ombre sul futuro, ma ricevendo la solidarietà di tanti clienti che manifestavano la volontà di non comprare più online “perché la magia del negozio, sia per adulti che bambini, è insostituibile”.
“Tutte le mattine, prima del covid” spiega Vanessa, “facevamo cerimonia di apertura: al primo bambino che si presentava davanti al negozio veniva data una grande chiave per aprire il portone e avviare la giornata. E poi le attività di animazione, un piccolo teatro per gli spettacoli e tanto altro.”
Ad un mese dalla chiusura definitiva, arriva, come nelle favole, la bella novella inaspettata: l’intesa siglata al ministero del Lavoro dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UIltucs e dalla direzione aziendale, per ufficializzare il passaggio dei lavoratori da Disney al gruppo Parcassi, proprietario di diversi marchi, tra cui Lego Store, Starbucks e Victoria Secret.
Circa 160 ex dipendenti del colosso americano potranno passare al nuovo gruppo con il mantenimento dell'anzianità convenzionale, retribuzione, livello e ogni elemento del proprio rapporto di lavoro a far data dal 1 ° novembre 2021.
Ricevute le adesioni dei lavoratori, il Gruppo Percassi proporrà loro una sede di lavoro e potranno formalizzare il passaggio entro il 20 ottobre o rifiutare l’offerta. Chi non transiterà alla nuova azienda, riceverà un incentivo all’esodo di 13 mensilità lorde oltre ad un ulteriore importo, destinato anche ai lavoratori che accetteranno il passaggio, pari a € 3.000,00 a titolo di corrispettivo per la rinuncia nei confronti della società e del Gruppo Disney.
“È stata la salvezza” racconta Vanessa, “una notizia positiva che tutela il lavoro. Ovviamente ora ci dobbiamo reinventare perché il lavoro sarà diverso, non siamo più a contatto con un prodotto che conosciamo, ma io accetterò il lavoro indipendentemente dalla proposta”.
Ogni scelta sarà diversa, ma quello che è certo è che, questa volta, siamo vicini al lieto fine.
Disney, arriva una possibilità per salvare i lavoratori
La voce di chi ha vissuto la magia degli store
di Roberta Manieri
venerdì 8 ottobre 2021