Insieme per il contratto, è questo lo slogan che oggi, 15 aprile ha unito le piazze di Milano, Roma e Taormina, dove migliaia di lavoratrici e lavoratori del Turismo sono scesi per manifestare. Voglia di attenzione, di rispetto e  volontà che venga  riconosciuto il valore di chi con passione e professionalità si dedica ad uno dei settori più importanti per il nostro paese. A pochi giorni dall’inaugurazione dell’Expò, a pochi mesi dall’apertura della stagione estiva e dal Giubileo, i lavoratori delle mense, della ristorazione autostradale, dei pubblici esercizi, dei tour operator, degli stabilimenti balneari e degli alberghi sono  ancora in attesa di un contratto nazionale, ed è per questo che le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno proclamato lo sciopero nazionale. A Taormina, è intervenuta Elisa Camellini, segretaria nazionale Filcams Cgil: “Chi lavora, negli alberghi e nei pubblici esercizi  per pochi mesi all'anno, non per scelta ma per le regole imposte dal mercato del settore, vive nella totale precarietà, anche a causa delle nuove misure avviate dal governo. La mancanza del rinnovo contrattuale del turismo, quindi, accresce le incertezze e l'impossibilità di riconoscere nel lavoro la propria dignità.” Dal palco di Milano, Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil ha lanciato un monito alle istituzioni e alle parti datoriali: “Siamo qui anche per ricordare al Governo che non si può dire che il turismo rappresenta il futuro della nostra malandata economia e poi togliere col Jobs Act, l'indennità di disoccupazione agli stagionali e introdurre la nuova Naspi!” E ancora: “Non si può affermare che il turismo è il nostro petrolio e poi trattare i lavoratori degli appalti come se non fossero di nessuno, togliendo loro il diritto alla reintegra ad ogni subentro, indipendentemente dalla anzianità maturata!” “È il momento della responsabilità, dell'assunzione di responsabilità, della condivisione. Della prospettiva,” ha affermato con determinazione Sesena, “Se ci volete protagonisti di un nuovo patto sociale, protagonisti del cambiamento noi ci siamo. E ci saremo da domani. Per il rilancio del settore attraverso lo sviluppo e la salvaguardia della buona occupazione.” Chiude il presidio di Roma, Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil: “Il Contratto è un diritto e un dovere, è uno strumento per garantire regole, tutele e risposte salariali per rispondere anche alle esigenze del settore.” “La negazione di questi presupposti e di questi contenuti” prosegue la segretaria “significa non rispettare le lavoratrici ed i lavoratori e le relazioni sindacali”. In una fase economica segnata ancora da forti difficoltà, dove il turismo continua a essere caratterizzato da segnali altalenanti ma anche grandi potenzialità, dobbiamo lavorare per la qualità del lavoro e lo sviluppo del settore e non rincorrere la competizione sui costi togliendo e negando diritti e salario. E' necessario ripartire da questi temi e abbandonare la discussione che in 24 mesi di negoziato non ha portato risultati e consegnare il Contratto Nazionale alle lavoratrici e lavoratori che sono il volto del turismo nel nostro paese. In piazza anche i dipendenti dei fast food, che al grido di #FightFor15 si sono uniti alla protesta indetta dal Sindacato Mondiale del Turismo che, in diversi paesi,  ha portato alla mobilitazione di tanti lavoratori. “Un filo che ci congiunge con il resto del mondo” conclude Gabrielli, “nella convinzione che questo settore, in tutto il mondo è un settore importante che rivendica attenzione, dignità e riconoscimento del valore del proprio lavoro.”