10 febbraio 2014


Abruzzo, appalti scolastici pulizia oltre 800 lavoratori a rischio

Oltre 800 lavoratrici e lavoratori abruzzesi, impegnati negli appalti di pulizia e servizi ausiliari delle scuole, dal 1 Marzo 2014 rischiano di perdere il posto di lavoro o di vedere fortemente ridotti i propri salari e peggiorate le condizioni di lavoro.

I tagli imposti dal Governo e dal MIUR incideranno pesantemente, anche in Abruzzo, sulle condizioni di vita e di lavoro di tantissime persone che vivono, in molti casi, di quella pur scarsa unica forma di reddito.

“Viene messa a serio rischio la sopravvivenza di tante famiglie, lesa la dignità delle persone” affermano in una nota la Filcams Cgil, e la Fisascat Cil regionali, che per questo motivo hanno organizzato una manifestazione che si terrà il prossimo 11 Febbraio, a partire dalle ore 10, dinanzi al Comune di Pescara, in occasione della prevista riunione del Consiglio Regionale.

“Il continuo e ripetuto taglio delle risorse finanziarie, registrato negli ultimi anni” proseguono i sindacati “rischia di far degenerare le condizioni igienico-sanitarie della scuola pubblica, e di non garantire la salubrità e il decoro degli ambienti dove i nostri figli crescono e vengono educati.”
“Riteniamo necessario che tutte le Istituzioni preposte, Nazionali e Territoriali, le Amministrazioni, la Politica, ognuno per quanto di sua competenza e pertinenza, debbano farsi carico del dramma sociale che si paventa, e trovare le soluzioni opportune, organizzative e finanziarie, per la tutela occupazionale e reddituale dei circa 23000 addetti degli appalti sul territorio nazionale, di cui oltre 800 nella nostra Regione, e per la salvaguardia di un sistema scolastico pubblico dignitoso e adeguato ad un Paese Civile.”