20 novembre 2012


Aeroporto di Fiumicino, raggiunto l’accordo per gli addetti alla movimentazione dei carrelli per i bagagli


Dopo giorni di mobilitazione, il 19 novembre è stata finalmente trovata una soluzione per i 68 lavoratori addetti alla movimentazione dei carrelli per i bagagli dell’indotto dell’aeroporto internazionale di Fiumicino, a rischio licenziamento.
Le Federazioni di Categoria del territorio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil hanno ripetutamente richiesto ad Aeroporti di Roma di farsi garante dei livelli occupazionali all’interno del sito aeroportuale, ma l’unica disponibilità mostrata dalle società subentranti era stata quella di frammentare ulteriormente l’attività lavorativa e di precarizzare i rapporti di lavoro con proposte di contratti a tempo determinato e diminuzione dell’orario settimanale.
Durante l’incontro del 19 novembre scorso, richiesto al Prefetto di Roma unitamente a Cgil, Cisl Uil di Roma e Lazio, per l’attivazione di un confronto congiunto alla presenza della Committenza, dell’Enac e delle società subentranti nella gestione del servizio, è stato raggiunto un accordo per l’assunzione di tutti i lavoratori licenziati, con contratto a tempo indeterminato e con la garanzia, entro i prossimi sei mesi, di tornare ad avere un rapporto di lavoro a tempo pieno.
Grazie alla protesta dei lavoratori, organizzata e sostenuta dalle Organizzazioni Sindacali, ha vinto la piena occupazione ed è stato sconfitto il tentativo di precarizzazione dei rapporti di lavoro.
Il sito aeroportuale occupa complessivamente circa trentamila lavoratori che operano all’interno del sistema aeroportuale in attività concesse in appalto e in gestione a società terze e che, per questo motivo, sono periodicamente esposti al rischio di perdita occupazionale e retributiva.
“Questo risultato” afferma in un comunicato la Filcams Cgil di Roma e Lazio “rappresenta solo il primo passo di un percorso che, per la Cgil di Roma e del Lazio e della Filcams Cgil territoriale, ha l’obiettivo di arrivare a costruire un sistema di relazioni sindacali, condiviso tra Federazioni di Categoria e Confederazioni, per definire regole certe a tutela dei lavoratori.”
“Siamo convinti” si legge nella nota “che solo un intervento più complessivo ci permetterà di tutelare e rappresentare tutti i lavoratori del sito aeroportuale, a prescindere dal settore produttivo di appartenenza, evitando di dover intervenire, periodicamente, nell’emergenza contingente ai passaggi delle attività da una realtà societaria all’altra.”