28 settembre 2011
Alpitour, interrotto il tavolo di crisi in Provincia

Si è interrotto il tavolo di crisi in Provincia di Cuneo tra le organizzazioni sindacali e l’Alpitour .
Le organizzazioni sindacali hanno ritenuto non esserci le condizioni per proseguire alcun confronto con Alpitour, dal momento che l’azienda ha ribadito la sua posizione, comunicata il 13 settembre, di voler chiudere l’azienda e trasferire i 300 dipendenti a Torino, rimanendo solo disponibile a trattare le condizioni del trasferimento.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la propria contrarietà e l’intenzione di intraprendere tutte le iniziative necessarie ad invertire tale decisione, convinti che dietro tale posizione aziendale vi sia in realtà l’intenzione di snellire l’azienda e renderla più appetibile sul mercato.
“Forte e compatta è la rete che si sta creando sul territorio tra i soggetti coinvolti, pubblici e privati” afferma la Filcams Cgil “che rimanda al mittente il piano, per la salvaguardia dell’occupazione e del benessere sociale ed economico del territorio cuneese.”
Solidarietà era stata espressa invece durante il consiglio comunale aperto, svolto il 26 settembre scorso:“Il marchio Alpitour è strettamente legato al territorio e questo trasferimento non può essere sostenibile dai lavoratori” è quanto ha dichiarato il Consiglio Comunale, dando mandato al Sindaco con altri Enti Locali di sostenere tutte le iniziative necessarie “per mantenere questa realtà occupazionale fondamentale per l’economia e il tessuto sociale del territorio”.