8 agosto 2011


Altran: una cessione di attività un po’ ambigua


Altran società informatica multinazionale operante nell’ambito dell’ICT, con più di 1200 lavoratori in Italia e 17mila in tutto il mondo, ha comunicato la decisione di cedere un ramo d’azienda per una serie di attività di progettazione legate alla pubblica amministrazione centrale, che si trovano su Roma e Napoli, per un totale di 35 lavoratori. La cessione, che dovrà avvenire dal primo settembre, sarà acquisita dalla società GEPIN, operante nello stesso settore.
Sin qui, nulla di particolare, se non che, durante l’incontro con le organizzazioni sindacali Filcams e Fiom Cgil - ed anche Fisascat Cisl e Uiltucs e Uilm Uil - l’azienda non ha voluto fornire le informazioni richieste per comprendere esattamente in cosa si configura il ramo d'azienda, trincerandosi dietro la falsa preoccupazione sulla privacy dei clienti che ancora non saprebbero della cessione, ed inoltre entrambe le aziende non hanno dato la loro disponibilità nel fornire elementi di garanzia per i lavoratori.
Due sono le incongruenze: la società Gepin, ha attualmente due procedure di cassa integrazione aperte, a Roma e Napoli per un totale di circa 80 lavoratori (negli ultimi 5 anni, è stata aperta una cassa integrazione ogni anno); i lavoratori che dovrebbero essere ceduti (lista comunicata dalla stessa società ai rappresentanti sindacali e non confermata all'incontro, per volontà dell'azienda) non svolgono tutti mansioni legate alle commesse della pubblica amministrazione.
Preoccupazione per il futuro, sia da parte dei lavoratori, timorosi di essere ceduti ad un’azienda che già versa in difficoltà economiche e di gestione dell’attuale personale (e senza nessuna garanzia da parte di Altran); e perplessità da parte degli stessi sindacati, per le condizioni occupazionali dei lavoratori di entrambe le società.
Perché cedere del personale ad un società in difficoltà? Perché i lavoratori che dovrebbero essere ceduti non svolgono, tutti, mansioni legate alle commesse della pubblica amministrazione centrale cosi come dichiarato dall’azienda? E perché la Gepin non investe nel personale in cassa integrazione prima di acquisire altre attività?
Vista la mancanza di elementi di certezza e di garanzia, e l’approccio negativo della società, non è stato raggiunto nessun accordo; le organizzazioni sindacali coinvolte si stanno attivando per avviare i giusti provvedimenti.