Apple, siglata prima ipotesi d'accordo integrativo. Riconosciuto il valore dei lavoratori



È stato siglata oggi, 16 ottobre, la prima ipotesi di accordo integrativo nazionale per le lavoratrici e i lavoratori Apple, la più famosa azienda informatica statunitense che produce sistemi operativi, computer e dispositivi multimediali all’avanguardia - e alla moda.

Un’intesa triennale, che riguarda circa 1500 dipendenti, e mira a disciplinare l’organizzazione del lavoro per un miglioramento della produttività, della competitività e delle condizioni di lavoro.
Flessibilità dei contratti part time concordata con i lavoratori, gestione dell’aumento lavorativo per i contratti full time in alcune occasioni - come nel periodo natalizio o in occasione di lancio di nuovi prodotti – ed inserimento banca ore; organizzazione lavoro domenicale, pagamento totale della malattia indipendentemente dal numero degli eventi e buoni pasto per una giornata lavorativa superiore alle 5 ore, sono le voci alla base dell’accordo, regolamentate con indennità economiche aggiuntive rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale applicato.

“Un accordo migliorativo, una mosca bianca in una fase storica così difficile” afferma Sandro Pagaria che per la Filcams Cgil Nazionale ha seguito la trattativa; “dopo anni di disdette contrattuali, riuscire a definire un’intesa che restituisce ai lavoratori i giusti riconoscimenti sia a livello
professionale che economico, è un traguardo molto importante. I lavoratori devono essere il valore aggiunto per la competitività e produttività dell’azienda ”.

“Una flessibilità regolamentata e sostenibile è possibile, impedendo che la flessibilità non governata incida negativamente sui tempi di vita dei lavoratori.”
Un accordo condiviso, frutto di un percorso democratico, attraverso il coinvolgimento di tutta la popolazione Apple con assemblee svolte in tutti gli store durante tutte le fasi della negoziazione: un semplice, ma corretto metodo di relazioni sindacali, rarità nell’ultimo periodo.

L'intesa dovrà essere approvata dalle lavoratrici e lavoratori.