10 gennaio 2014


Atahotel, sciopero contro i licenziamenti

Si è concluso con un mancato accordo e quindi con il “via libera ai licenziamenti”, l’incontro, presso il Ministero del Lavoro, tra le organizzazioni sindacali e il Gruppo assicurativo Unipol, nuovo proprietario della catena alberghiera Atahotel.
Dopo numerosi incontri sindacali, infatti, il giorno 9 gennaio scorso, si è tenuto a Roma, l’incontro finale che purtroppo si è concluso con esito negativo, vista la determinazione miope della Azienda di procedere ad ogni costo al licenziamento delle lavoratrici e lavoratori coinvolti dalla procedura.
A tanto si è arrivati nonostante la pressante richiesta sindacale di attivare tutti gli strumenti utili per la salvaguardia dell’occupazione: Cassa integrazione in deroga, riduzione oraria, riqualificazione professionale, ricollocazioni interne, formazione professionale ed esodi volontari incentivati.
In forte difficoltà economica e con una forte presenza di servizi alberghieri in outsorcing – esternalizzati , di passata proprietà della famiglia Ligresti , ATAHOTEL è stata recentemente acquisita dal Gruppo UNIPOL con l’impegno dichiarato di un rilancio qualitativo delle strutture alberghiere . Invece, dopo un formale confronto sindacale nel quale Il Gruppo Assicurativo ha presentato una bozza di Piano Industriale e di riorganizzazione dei 5 Hotel Business e delle 15 strutture ricettive prevalentemente nella categoria quattro stelle, Unipol il 15 ottobre 2013 ha aperto contraddittoriamente una procedura di licenziamento collettivo per 81 lavoratori su 384 occupati Atahotel .
A nulla è servito il parere positivo dell Ministero del Lavoro che ha giudicato credibili e praticabili gli strumenti proposti dalla delegazione Sindacale, dichiarando la disponibilità a concedere la cassa integrazione in deroga, per un primo periodo di 3 mesi, a partire proprio dal 9 gennaio.
La nuova proprietà UNIPOL di Atahotel non si è resa disponibile ad utilizzare la cassa integrazione in deroga, volendo invece da subito procedere alla messa in mobilità degli addetti dichiarati in esubero.
Infine, il Ministero del Lavoro, preso atto dell’indisponibilità assoluta dell’Azienda, ha stilato un verbale di mancato accordo esprimendo un oggettivo rammarico per la conclusione negativa della vertenza ed ha eccezionalmente dichiarato la propria disponibilità a riaprire il confronto a fronte di un ripensamento della posizione sostenuta da Unipol/Atahotel , su richiesta delle Parti.
Allo stato attuale Atahotel ha la facoltà di attivare i licenziamenti .
Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil giudicando inaccettabile ed incomprensibile la posizione dell’ Azienda hanno proclamano da subito lo Stato di agitazione e uno sciopero con assemblea dei lavoratori di 4 ore da effettuarsi a partire dal 10 gennaio, con le modalità che saranno individuate a livello territoriale.
Successivamente le organizzazioni sindacali proclameranno ulteriori mobilitazioni affinché l’Azienda riveda la propria posizione e si possa arrivare ad una soluzione condivisa della vertenza.