I sindacati: «Interrotte le attività, urgenti garanzie occupazionali per i 429 addetti tra dipendenti e indotto» Ancora in alto mare la vertenza che ha coinvolto i 429 addetti di 8 alberghi Atahotels - Gruppo Unipol a Milano, Roma, Aosta e Cagliari che da 15 giorni hanno interrotto le attività. La chiusura delle strutture alberghiere nasce dal mancato raggiungimento di un accordo tra la società assicurativa Gruppo Unipol proprietaria di Atahotels e la proprietà degli immobili, il fondo di previdenza integrativa dei Medici e Dentisti, il Fondo Enpam. Gli incontri sindacali che si sono tenuti con Atahotels- Gruppo Unipol e con il Fondo di investimenti Antirion Global - a cui l’Enpam ha conferito nel frattempo la gestione di 7 immobili su 8 dal 23 dicembre 2015 - non hanno dato nessuna certezza, oltre che svelare quello che le organizzazioni sindacali avevano capito fin da subito: tra i due litiganti, il terzo, ovvero i lavoratori, non gode affatto! Nonostante il Fondo Antirion Global abbia assicurato che gli immobili continueranno ad essere destinati ad uso alberghiero, anche laddove l'attività non si è interrotta per neanche un giorno - come nel caso del Residence Ripamonti di Milano la cui gestione è stata nelle scorse settimane conferita al Jsh - i lavoratori sono stati sospesi senza alcun rispetto della normativa di Legge sui trasferimenti d’azienda. E intanto la proprietà degli immobili, il fondo Enpam, non ha ancora risposto alla richiesta di incontro delle organizzazioni sindacali, inoltrata un mese fa. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, chiedono che tutte le parti in causa siano responsabilizzate e che si affermi un principio ovvio: l'attività degli alberghi deve riprendere al più presto, e i lavoratori devono essere presi in carico dai futuri gestori, a prescindere dai rapporti tra i contendenti. Nel frattempo il Ministero dello Sviluppo Economico per il giorno 8 marzo alle ore 15.00 ha convocato il tavolo richiesto dalle organizzazioni sindacali per cercare un'intesa tra tutti i soggetti coinvolti che salvaguardi l’occupazione e il reddito dei lavoratori coinvolti. A livello territoriale sono intanto in corso presidi organizzati: oggi a Roma davanti la sede dell’Empam a Roma in Piazza Vittorio Emanuele, per chiedere che il Fondo apra un canale di dialogo con le rappresentanze dei lavoratori e i sindacati; il 2 marzo a Milano dalle ore 11.00 alle ore 15.00 i lavoratori protesteranno davanti la sede del Fondo Antirion Global in Via San Prospero.