La Filcams considera grave ed inaccettabile l’intenzione di Auchan di cessare l’attività dei punti di vendita di Napoli Argine e Catania La Rena. Dopo la procedura di licenziamento collettivo avviata dalla multinazionale francese nel 2015 per più di 1400 dipendenti, le svariate procedure aperte a livello territoriale, anni di ricorso agli ammortizzatori e di sacrifici in termini salariali e di condizioni di lavoro, si tratta dell’ennesimo attacco alla dignità e ai diritti delle centinaia di dipendenti in forza presso i 2 punti vendita. Peraltro, ad aggravare la condotta dell’impresa, nel contesto dell’incontro tenutosi a livello nazionale con la direzione aziendale non più di qualche giorno fa, la Filcams aveva posto quali priorità da affrontare proprio la salvaguardia occupazionale ed il mantenimento del perimetro aziendale, senza che nessuna informazione rispetto all‘intenzione di procedere alla chiusura dei due punti di vendita fosse fornita da Auchan. Sono ad ogni modo l’assenza di un piano e di strategie commerciali in termini più complessivi e la determinazione ormai conclamata di disinvestire nelle aree del mezzogiorno, come abbiamo avuto di evidenziare fin dall’inizio della vertenza, a destare forte preoccupazione e a rendere inammissibile la condotta aziendale. La Filcams tutta esprime vicinanza e solidarietà ai dipendenti coinvolti dalla chiusure ed in previsione dell’incontro a livello nazionale del prossimo 8 maggio, sede in cui si affronterà la questione, invita le strutture territoriali e le rappresentanze sindacali dell’intera rete di vendita ad adottare tutte le iniziative che si riterranno opportune a sostegno della situazione dei lavoratori degli ipermercati di Napoli Argine e Catania La Rena.