22 febbraio 2012


Bari: vigilanza in crisi

“Sono inaccettabili e prive di fondamento le dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore Aldo Tarricone nell’intervista sul quotidiano “libero” in data 14 febbraio con il titolo “Basta articolo 18, vado in Albania”, è quanto afferma il segretario provinciale Filcams-CGIL di Bari Antonio Miccoli.
L’imprenditore di Bari Aldo Tarricone che ha creato un gruppo di 300 dipendenti nel settore della sicurezza privata, potrebbe assumere altro personale, ma non lo farà in Italia.
“L’assenteismo denunciato da Tarricone del 10% è stato registrato nei mesi di dicembre/gennaio (mesi particolari per i picchi di influenza stagionale) negli ultimi mesi il tasso di assenteismo medio comunicato dall’impresa era solo del 6%. Sono sempre i lavoratori le vittime della crisi e nel gruppo Tarricone per di più, sono oramai mesi che le retribuzioni sono in ritardo. Ci sono lavoratori che non percepiscono lo stipendio dal mese di gennaio.”

Nei 37 mesi trascorsi dalla scadenza del CCNL, si è assistito ad una graduale e sempre più rapida degenerazione del mercato sia per quanto attiene alle tariffe degli appalti, che per quanto riguarda la perdita di servizi della Vigilanza Privata in favore della “zona grigia”.

“Un settore come quello della vigilanza dove la crisi sta crescendo di giorno in giorno per la guerra commerciale nell’ aggiudicarsi gli appalti al massimo ribasso in tutti i servizi non si può andare avanti senza un prospettiva di legalità e di sviluppo” conclude il segretario “non si possono accettare le soluzione proposte da Tarricone come quello di abolire art.18 il problema della crisi non si risolve non riconoscendo i diritti ai lavoratori.

La Filcams CGIL di Bari sta organizzando una iniziativa provinciale da tenersi entro la fine di marzo per il settore della vigilanza, che dia visibilità alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore.