Bologna, Milano e Roma, i 700 dipendenti del Consorzio Cineca – uno dei principali centri di calcolo in Italia, sono oggi in sciopero per protestare contro la decisione aziendale di disdettare il Contratto integrativo, comunicata lo scorso 30 settembre a pochi giorni dalla presentazione della proposta sindacale. “Un atto unilaterale gravissimo, che disegna la chiara volontà di cancellare la storia sindacale di una forza lavoro altamente qualificata e punto di eccellenza nel panorama informatico italiano” è quanto affermano le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Nei mesi precedenti il Consorzio aveva presentato ai sindacati in maniera del tutto irrituale, una proposta che di fatto azzerava tutti i contenuti dell'accordo integrativo e riportava la contrattazione alla mera applicazione del Contratto Nazionale del Commercio. Proposta rigettata fermamente da tutte le sigle e rappresentanze sindacali. Le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali, stigmatizzano il comportamento della Direzione generale di CINECA, respingendo sia il metodo che il merito della comunicazione. Il Sindacato, tra l’altro, aveva anticipato al Consorzio la volontà di presentare una propria piattaforma, frutto del confronto con i lavoratori, rispondente alle loro esigenze e anche professionali. È per questo che i sindacali chiedono il ritiro della disdetta e l’apertura immediata di un tavolo negoziale che garantisca la continuità dell'applicazione della contrattazione integrativa .