31 ottobre 2014

Commercio: Aperture festive è scontro sui territori


Forlì, Cesena, Padova, Ferrara, Trento, Modena e molte altre città, si ritrovano le festività autunnali e di nuovo è scontro sulle aperture commerciali senza una programmazione. Nel primo week end di novembre, infatti, saranno diversi i punti vendita che rimarranno aperti, costringendo lavoratrici e lavoratori del settore ad intensificare i turni e la presenza al lavoro.

Perché, tra l’altro, al contrario di quanto paventato con il decreto Salva Italia approvato dal Governo Monti che ha dato il via alle liberalizzazioni in tema di aperture e orari commerciali, il sempre aperto non ha prodotto un incremento dell’occupazione, ma solo un peggioramento delle condizioni di chi lavora nel settore e della piccola e media distribuzione.

È al momento ferma in Parlamento una proposta di legge, che poteva introdurre l’obbligo di chiusura per almeno 12 festività annuali, in particolare per alcune importanti giornate religiose e civili come Natale, 25 aprile e Primo Maggio, se pur non risolutiva del problema, avrebbe potuto rappresentare un segnale comunque positivo.

Rivedere l'attuale condizione di liberalizzazione degli orari del commercio resta una priorità, sapendo che il tema vede nel paese e tra le parti, posizioni contrapposte a partire dalla contrarietà a qualsiasi modifica espressa dalla Grande Distribuzione Organizzata.

“Continua il nostro impegno per trovare insieme alle parti coinvolte una programmazione che possa definire un equilibrio sostenibile tra le diverse esigenze ” afferma Maria Grazia Gabrielli segretaria generale della Filcams Cgil Nazionale. “Ridare la competenza alle Regioni per far si che a livello territoriale si possa individuare un piano condiviso di aperture, che tenga dentro aziende, consumatori e dipendenti.”