“Quando parliamo di disuguaglianze di genere, di disparità salariale parliamo necessariamente delle lavoratrici del settore degli appalti di servizi, le lavoratrici invisibili delle pulizie” ha affermato Paola Bassetti segretaria generale del Trentino. “Un settore caratterizzato da basse retribuzioni, massima precarietà, flessibilità estrema, part time involontari che condannano le lavoratrici alla povertà, alla dipendenza economica, all’impossibilità di emanciparsi da ogni forma di violenza. Ostaggio di politiche di affidamento di servizi in appalto pubbliche e private di contenimento dei costi, in nome del massimo profitto. Il sindacato italiano, la Filcams CGIL, lotta quotidianamente per restituire dignità a queste lavoratrici, attraverso la conquista della clausola sociale per la garanzia occupazionale negli appalti, la contrattazione di anticipo, difendendo e migliorando la contrattazione nazionale.”
L’inserimento del tema della lotta e del contrasto alla violenza di genere nella contrattazione nazionale e aziendale è il fulcro dell’intervento di Vanessa Caccerini della Filcams Cgil Nazionale: "Attraverso la contrattazione la Filcams CGIL, insieme alle altre federazioni di categorie, vuole definire regole e diritti per creare luoghi di lavoro sempre più sicuri, ma anche luoghi ove le lavoratrici si sentono protette dalle violenze che potrebbero subire sia all’interno del proprio spazio lavorativo che all’esterno, individuando strumenti di sostegno economico e sociale, utili a contrastare anche le morti per violenza fisica personale.”
Altro aspetto posto in evidenza dalla Filcams Cgil, grazie all’intervento di Helen Yemane, della Filcams CGIL Bologna, è il tema della salute e sicurezza sul lavoro: “Non ci può essere benessere fisico e psichico per le donne se non vi saranno politiche a favore dell’occupazione femminile. Le donne non sono sufficientemente rappresentate nei processi decisionali riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro a tutti i livelli. Donne e uomini sono diversi nella percezione della salute, nelle malattie e nella risposta ai farmaci, per questo le donne dovrebbero partecipare in modo più diretto e i loro pareri, le loro esperienze, le loro conoscenze e le loro competenze dovrebbero essere presi in considerazione nella formulazione e nell’attuazione delle strategie di salute e sicurezza sul lavoro. Le discriminazioni soffocano opportunità, sprecano il talento umano necessario per il progresso economico e accentuano le tensioni sociali e le disuguaglianze.”
Al termine della due giorni di confronto e dibattito, la Conferenza ha eletto l’irlandese Carol Scheffer nuova Presidente di UNI World Women’s Conference.
A Carol vanno le congratulazioni e il sostegno della Filcams Cgil.