Conforama: interrotto il negoziato


Si è interrotto il negoziato tra le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e la società Conforama, avviato dopo l’apertura, nel giugno scorso, di una procedura di licenziamento collettivo, per 160 dipendenti.
Il 3 agosto scorso, dopo lo sciopero indetto dai sindacati il 31 luglio scorso per cercare di sbloccare la trattativa, si è tenuto un ulteriore incontro tra le parti per trovare un accordo.
L’azienda non ha accolto la proposta sindacale di ricorrere alla Cassa Integrazione straordinaria: “A fronte dell’ennesimo rifiuto di ricorrere alla Cigs a rotazione, abbiamo deciso di approfondire le disponibilità dell’azienda per far fronte alla situazione” spiega la Filcams Cgil “e chiesto di ridurre il numero degli esuberi, di quantificare gli incentivi per coloro che, durante il periodo di Cigs, scegliessero di andare in mobilità volontaria, e di integrare l’indennità prevista per coloro che fossero posti in Cigs a 0 ore.”
L’azienda ha articolato una proposta inaccettabile: nessuna riduzione degli esuberi qualora si ricorra alla Cassa integrazione, ed una riduzione di 15 unità, qualora, invece, si ricorra direttamente alla mobilità; un incentivo massimo di 18.000 euro una integrazione del 10% dell’indennità di Cassa integrazione.
La trattativa si è quindi interrotta, ed essendo ormai conclusi i tempi previsti dalla legge per il confronto sindacale, l’azienda procederà a richiedere l’intervento del Ministero del Lavoro.
“Per quelle che, ad oggi, sono le posizioni di Conforama” conclude la Filcams “sembra poco probabile riuscire a trovare soluzioni per noi accettabili anche in sede ministeriale.
Continueremo, quindi, nella mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, organizzando iniziative a livello territoriale”.