Si è svolto a Roma il terzo incontro della trattativa di rinnovo del contratto di lavoro delle farmacie private, incontro che si prefigura come l’ultimo della cosiddetta fase esplorativa. Federfarma ha sottolineato l’esigenza di una maggior flessibilità dell’articolazione degli orari dei lavoratori, stante la liberalizzazione dei regimi di apertura. Il tema è stato ulteriormente approfondito nel confronto con le organizzazioni sindacali nazionali, che hanno chiesto di poter avere dei dati circa la verifica di utilizzo degli strumenti già a disposizione, come l’orario multiperiodale flessibile per sedici settimane l’anno. L’associazione datoriale non ha però fornito alcun riscontro, se non una generica valutazione circa l’insufficienza e inadeguatezza dello strumento, che non darebbe, nella loro visione, risposte alla complessità delle diverse necessità, discontinue del servizio. La Filcams Cgil ha ribadito al tavolo di confronto che l’applicazione di una buona flessibilità comunque necessita di una programmazione periodica, per tutelare la conciliazione vita/lavoro di coloro ai quali viene applicata, e specialmente in un settore come la farmacia, dove l’occupazione femminile è nettamente prevalente. Federfarma ha nuovamente manifestato anche la necessità di strumenti contrattuali per gestire le collaborazioni discontinue all’interno del contratto nazionale, tema che è stato rinviato per essere approfondito ad un successivo incontro, già fissato al prossimo 1 febbraio.