23 luglio 2014


Contratto integrativo Zara, trattative interrotte

Si sono interrotte le trattative per il rinnovo del contratto integrativo di Zara Italia, azienda di abbigliamento spagnola.
Dopo diversi anni, tra difficoltà economiche e ralazionali, finalmente l’azienda, sembrava essersi resa disponibile ad affrontare alcuni temi per le organizzazioni sindacali e i lavoratori: appalti, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, in particolare per il post maternità e per i genitori di bimbi piccoli, incentivazione al lavoro festivo.

A seguito della presentazione delle richieste e di prime risposte da parte di Zara Italia, è stato chiesto all'azienda di presentare una proposta articolata sui vari punti. “Ci aspettavamo che delle nostre richieste solo una parte sarebbe stata accolta” spiega Sabina Bigazzi della Filcams Cgil, “ma non ci saremmo mai aspettati che l'azienda facesse proposte inaccettabili, tali da limitare leggi, Contratto nazionale ed accordi già sottoscritti.”

Limitazioni sulle Relazioni sindacali, intervento peggiorativo nell’accordo già sottoscritto sull’ Organizzazione del lavoro, e per quanto riguarda il lavoro festivo, la trasformazione della volontarietà a “prassi aziendale sulla richiesta di disponibilità”, senza alcuna regolamentazione contrattuale di riferimento, sono tra le controproposte di Zara.

A fronte della ferma contestazione dei sindacati di settore, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Zara Italia si è detta disponibile solo ad alcune limature ritenendo imprescindibili i punti presentati.
“Oltre alla mancanza di volontà da parte dell'azienda di proseguire in un percorso di confronto davvero costruttivo” secondo i sindacati “è evidente il tentativo di destrutturare norme, Contratto nazionale ed accordi. Non possiamo quindi che prendere l'atteggiamento aziendale come una grave provocazione.”
Le organizzazioni sindacali hanno quindi deciso di interrompere le trattative e di svolgere nelle giornate di Sabato 26 e Domenica 27 luglio in tutti i negozi d’ Italia, le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori per poter valutare quali iniziative di mobilitazione avviare nel mese di Settembre.