27 luglio 2011


Contratto nazionale lavoro domestico: inviata la piattaforma

La Filcams Cgil ha inviato alle parti datoriali la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro domestico scaduto lo scorso 28 febbraio 2011, un settore che negli ultimi anni ha subito profondi mutamenti e si è ulteriormente ampliato.

L’aumento delle lavoratrici e dei lavoratori occupati nel settore della collaborazione domestica e
familiare è un processo che si registra da almeno due decenni, ma negli ultimi anni il fenomeno ha raggiunto livelli particolarmente significativi. Secondo una stima del 2008 della Fondazione Debenedetti la produzione di valore del lavoro domestico nella sfera privata è pari al 33% del PIL italiano (e di questo, almeno il 75% è prodotto dalle donne, in larga parte migranti).
Questa crescita impetuosa si è tuttavia svolta in un clima di sostanziale disinteresse da parte di istituzioni e società, anche se non sono mancate le cosiddette “buone prassi”: sperimentazioni e progetti di ambito locale e comunque ancora insufficienti per impostare un vero e proprio cambio di paradigma.
“Viviamo in un paese che considera ancora il lavoro domestico un non lavoro” afferma Giuliana Mesina della Filcams Cgil “anche se nella realtà è un’attività a forte valenza sociale e produttiva che necessita di buona professionalità e presuppone la creazione di un rapporto di lavoro che si basa su un altissimo livello di fiducia. E’ inoltre un lavoro non sostituibile o accelerabile con ausili tecnologici: in questo sta anche il valore aggiunto di una prestazione che mette al centro il soggetto, da entrambe le parti del rapporto di lavoro (sia il datore di lavoro che la prestatrice d’opera).”

Per questo, è fondamentale stabilire in maniera molto netta e precisa il valore e le funzioni del lavoro domestico, soprattutto visto l’aumento dei servizi di assistenza. È indubbio quindi che la qualificazione del settore debba passare anche dall’accrescimento delle competenze di chi vi lavora, affinché diventi in grado di misurarsi con servizi innovativi e risponda sempre più alle nuove necessità delle famiglie.
“In questo panorama” afferma Mesina “la difesa e l’avanzamento del contratto nazionale è fondamentale: gli strumenti sussidiari, come la buona bilateralità, sono le leve contrattuali più significative in nostro possesso. Per questo, riteniamo centrale nella piattaforma rivendicativa, il ruolo della formazione e il riconoscimento, anche economico, della professionalità.”