Si sono concluse le operazioni di voto per il rinnovo dell'accordo integrativo aziendale di Coop Adriatica area Emilia. L'ipotesi di accordo firmata da Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs-Uil è stata illustrata alle lavoratrici e ai lavoratori attraverso la realizzazione di circa 90 assemblee unitarie, mentre la consultazione è stata effettuata attraverso referendum a voto segreto svolto simultaneamente in tutti i punti vendita dal 29 Aprile al 7 Maggio. “I dati definitivi vedono la straordinaria partecipazione di 2192 addetti, con un quorum che si attesta oltre il 70% degli aventi diritto e che pertanto legittima pienamente l'esito della consultazione – si legge in una nota, “lo spaccato del voto vede 2005 (92,52%) voti favorevoli mentre i voti contrari sono stati 162 (7,48%). L'intesa pertanto viene definitivamente approvata dalla maggioranza dei lavoratori alla fine di un percorso negoziale durato circa 16 mesi”. “Filcams-Cgil, Fisascat-cisl e Uiltucs-Uil esprimono soddisfazione per il risultanto raggiunto in un contesto economico fortemente condizionato dalla crisi dei consumi– continua la nota –. L'accordo sottoscritto con Coop Adriatica prevede l'assunzione a tempo indeterminato di 50 addetti e l'incremento orario a 30 ore per 450 lavoratori, garantendo una reale risposta reddituale e occupazionale in un settore fortemente caratterizzato da un utilizzo di contratti con orari e retribuzioni ridotte”. “Vengono inoltre introdotti innovativi percorsi di confronto, attraverso commissioni partecipate, tesi a costruire modelli organizzativi da applicarsi nelle singole unità produttive, al fine di rispondere sia alle necessità della cooperativa che e alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”. “Si rafforza il ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori alla Salute e alla Sicurezza attraverso l'aumento del numero degli Rls e l'istituzione di una commissione paritetica per la prevenzione e la salute nei luoghi di lavoro. Inoltre, si aggiungono concreti interventi sul Welfare integrativo che si traducono in misure di sostegno al reddito e alle famiglie e ad una maggiore attenzione nelle politiche di mobilità territoriale favorendo sempre più l'avvicinamento alla propria residenza”. “Tali risultati – conclude il comunicato – dimostrano che anche in un contesto caratterizato da un complicato quadro economico, il dialogo, la volontà di sperimentare soluzioni innovative e un modello di relazioni sindacali consolidato e caratterizzato da strumenti di reale partecipazione, possono consentire di cogliere obiettivi positivi e condivisi”.