Il 4 Aprile 2019 a Roma si terrà l’incontro con Coop Alleanza 3.0 per la presentazione del nuovo piano industriale. L’esito dell’incontro sarà oggetto di valutazione con le rappresentanze sindacali e le strutture territoriali nei giorni seguenti, ma per la Filcams Cgil il nuovo confronto si avvia con alcuni punti di criticità già evidenti. La cooperativa ha scelto di annunciare il piano alla stampa prima di incontrare le rappresentanze dei lavoratori. Un atteggiamento già contestato in altre occasioni e che in questo caso, vista la rilevanza degli annunci, è ancora più grave. L’attesa quindi è quella di ricevere informazioni più dettagliate di quanto appreso dalla stampa e verificare gli elementi di credibilità del piano: non potrebbe essere altrimenti considerando che i precedenti piani industriali, nei fatti, non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e sono stati ogni volta rivisti dalla stessa cooperativa. Da quanto appreso, ci potrebbe essere il rischio di esuberi diffusi nei vari territori, in parte già emersi nei confronti territoriali, da ultimo quello che si è svolto nelle Marche sulla riduzione della superficie degli ipermercati. In questo contesto per la Filcams la priorità non può che essere l’occupazione, a partire dalle già note criticità del sud e degli ipermercati e più complessivamente su tutta la rete vendita. Il recente accordo raggiunto sulla riorganizzazione delle sedi è un precedente importante, nessun licenziamento se non sulla base di disponibilità incentivate e nessun trasferimento oltre i limiti di sostenibilità. Dal confronto ci si aspetta inoltre un cambio di passo netto: per quel che è stato possibile verificare in questi primi tre anni dall’unificazione, l’eccessivo accentramento decisionale ha fatto venir meno il coinvolgimento, nei vari livelli di competenza e responsabilità, nell’individuare strategie e obiettivi, determinando un allontanamento dal territorio e dal punto vendita. Per quel che le compete la Filcams si pone l’obiettivo irrinunciabile di implementare il sistema delle relazioni sindacali territoriali, unico luogo dove si possono individuare risposte efficaci alle varie articolazioni. È stato più volte denunciato che il ruolo delle RSA e delle RSU è stato mortificato e da lì invece deve ripartire il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori.