20 dicembre 2012

Coop Estense: Il giorno dell’anti-vigilia aperti fino a mezzanotte

“La più grande società della distribuzione cooperativa in Puglia, la Coop Estense, dimostra di aver perso il suo tratto di distintività e va ben oltre le azioni messe in campo in questo periodo di crisi dalla stessa grande distribuzione organizzata. Dopo aver battuto i pugni sul tavolo affinché le leggi liberiste (ci riferiamo in particolar modo alla totale liberalizzazione degli orari di lavoro e delle aperture festive) fossero pienamente fruibili in Puglia, decide anche che nei propri punti vendita si può fare la spesa anche di notte. I consumatori il giorno 23 dicembre potranno restare all’interno dei negozi di Coop Estense fino alle ore 24.00!”
È quanto denuncia Mary Manocchio, segretaria regionale della Filcams Cgil Puglia
“Un’altra bella notizia
per i figli dei dipendenti della Coop, che non solo ormai vedono ridotta la presenza delle loro mamme e dei loro papà nei giorni che nostro Signore e la nostra vecchia Repubblica hanno dedicato al riposo, ma che adesso, con questa scelta unilaterale e non condivisa prima, dovranno fare sacrifici anche per i preparativi della festa nel giorno dell’anti-vigilia.”

Tutto questo fa il paio con una disdetta del Contratto Integrativo Aziendale e l’applicazione del metodo della “pagellina” per vedere qualche misero riconoscimento salariale aggiuntivo (“se sei stato bravo, se non sei stato assente nemmeno un giorno, se non hai preso mai il raffreddore, allora la Coop ti darà un piccolissimo premio, sempre che nonostante la crisi si incrementino le vendite di un tot che è stato unilateralmente stabilito; altrimenti il premio sarà pari a zero”).

“Facciamo notare che la richiesta di restare aperti 52 domeniche all’anno doveva portare profitti e miglioramenti sotto l’aspetto occupazionale. Non ha portato né gli uni né tantomeno gli altri!” prosegue la segretaria. “Le aperture della grande distribuzione nei giorni festivi, secondo noi, hanno l’unico effetto di spostare gli acquisti da un giorno della settimana ad un altro. Ed è una soluzione logica se decliniamo questa scelta con la crisi di liquidità che attraversa le famiglie italiane, soprattutto quelle del Mezzogiorno. Lo stesso effetto sarà quello ottenuto con la decisione di aprire i negozi fino alla mezzanotte.”

Gli unici a sentirne gli effetti saranno, come al solito, i lavoratori e le lavoratrici che vedono continuamente calpestata la loro dignità di persone, da un’azienda che dovrebbe distinguersi proprio per le modalità con cui affronta i bisogni della società e delle persone che operano al suo interno.