Si sono interrotte le trattative tra sindacati e Coop Estense, per trovare un accordo per tutelare diritti e futuro delle lavoratrici e i lavoratori. Dopo l’esclusione dei licenziamenti, un evidente passo avanti, sono emerse le vere intenzioni della cooperativa: azzerare l’accordo integrativo degli addetti, e poi affidare parte dell'attività ad una cooperativa esterna. “Non si può chiedere ai lavoratori della Puglia e della Basilicata di rinunciare al salario, di lavorare domeniche e festivi, di essere part time flessibili e disponibili e poi trasferire il lavoro su terzi che evidentemente saranno sottopagati” affermano Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS che visto il rischio occupazionale per i lavoratori posti in procedura di mobilità, hanno proclamato lo sciopero per una intera giornata.La salvaguardia dell'occupazione è una priorità ma non può essere un ricatto” proseguono i sindacati, “la presenza della cooperazione al sud, dove i privati fuggono, è un tratto distintivo che le organizzazioni sindacali hanno sempre riconosciuto, ma non può essere un ricatto.” Le organizzazioni sindacali ritengono che un accordo sia possibile, ma sono necessari ulteriori passi avanti, escludendo le terziarizzazioni delle attività, anche sperimentali, durante la vigenza dell'accordo e recuperando parte delle maggiorazioni domenicali e in compensazione intervenire sulla parte variabile e su quella dei livelli più alti. “Il 4 Giugno scadono i tempi della procedura di mobilità e se Coop vuole davvero fare un accordo rispettando la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori deve allungare i tempi della procedura, la legge lo permette” affermano i sindacati. “Coop Estense deve dimostrare di volere cooperare con i propri dipendenti, e cooperare non è mettere i lavoratori in un angolo minacciando i licenziamenti.” Le modalità dello sciopero verranno decise nei prossimi giorni e saranno messe in campo fin da subito tutte le azioni volte a salvaguardare l'occupazione, il salario e la dignità di chi rende possibile che la Coop sia la Coop: le lavoratrici ed i lavoratori!