FILCAMS-Cgil
Federazione lavoratori commercio turismo servizi
Ufficio Stampa
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12 gennaio 2005
CRISI CIT: LAVORATORI SENZA SALARIO, ATTIVITA’ AZIENDALI BLOCCATE
Che cosa sta facendo la presidenza del Consiglio per la crisi Cit? È quanto chiedono Filcams Fisascat Uiltucs al sottosegretario Gianni Letta e al ministro Antonio Marzano, i due membri del governo che dal mese di luglio si occupano della vicenda e che, in un incontro ai primi dello scorso dicembre, avevano confermato la volontà del governo di convocare al più presto un tavolo istituzionale di confronto per affrontare la crisi della Compagnia italiana turismo.
«Siamo a conoscenza – scrivono i tre sindacati – che la presidenza del Consiglio ha attivato un percorso per tentare il salvataggio dell’azienda ma, a tutt’oggi, non conosciamo gli esiti di tali iniziative».
Lo stato di Cit si sta rapidamente degradando. «I lavoratori – viene spiegano ai due uomini di governo – non percepiscono la retribuzione dal mese di settembre 2004. Solo in prossimità delle feste natalizie hanno percepito un acconto dello stipendio di settembre». Per i lavoratori stagionali la situazione è ancora peggiore, «com’è stato evidenziato in sede istituzionale» e com’è il caso dei dieci comuni sui quali insistono villaggi e imprese Cit.
«Le attività dell’azienda – scrivono i sindacati – sono bloccate a seguito della chiusura dei codici Iata [si tratta dell’ attività di biglietteria aerea] e numerosi settori di attività, compresi quelli presso le istituzioni, sono stati chiusi o sono passati ad altre aziende, impoverendo irrimediabilmente l’attività dell’ unica impresa turistica italiana a dimensione internazionale».
Per conoscere quanto il governo sta facendo e per portare la propria parte di competenza, Filcams Fisascat Uiltucs chiedono che sia convocato il tavolo istituzionale di confronto, «sollecitato oltre quattro mesi fa» e confermato nei primi giorni di dicembre.