19 ottobre 2011


Diario terziario ottobre

Approfondimenti, inchieste e rubriche, è online il nuovo numero di Diario terziario: “Un buon segnale dagli Studi”.
L’articolo in prima pagina: “Un rinnovo importante, per tutti. Per le lavoratrici e i lavoratori, per la categoria, per l’unità sindacale, per il mondo del lavoro in generale. Il rinnovo del contratto nazionale degli studi professionali dello scorso 27 settembre è un passo importante soprattutto per la regolarizzazione di alcuni figure professionali precarie o non riconosciute che trovano in questo modo un chiara identificazione. Occorre, “lavorare alla contrattualizzazione dei precari, rendere i precari visibili. E lottare perché non si assottigli ancora la loro possibilità di difendersi” ha affermato qualche giorno fa Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, intervenendo a una manifestazione. E il rinnovo contrattuale degli studi professionali va proprio in questa direzione. Un milione di lavoratrici e lavoratori, circa 400mila tra praticanti, tirocini, collaboratori e partite Iva, un settore giovane, costituito per la maggior parte da donne – circa l’80% – e giovani sotto i 40 anni. L’ipotesi d’accordo sottoscritta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Confprofessioni ha infatti normato figure quali gli stagisti, i praticanti e le partite Iva. I praticanti potranno essere regolarizzati con il contratto di apprendistato e, quando verrà ratificato l’accordo, le parti avranno 3 mesi di tempo per dare completa definizione a questa figura. Gli stagisti invece rientrano nella sfera di applicazione del contratto nazionale, sono state poste le basi per riconoscere loro l’assistenza sanitaria integrativa e potranno trovare maggiori tutele e riconoscimenti all’interno della contrattazione di secondo livello, altro punto importante dell’accordo. La contrattazione di secondo livello sarà su base regionale e darà spazio a ulteriori trattative che potranno migliorare le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. In particolare si potranno creare dei tavoli di confronto e discussione con le Regioni e con le Università, soprattutto viste le forti competenze che entrambe hanno a livello regionale.
Tra gli altri punti rilevanti dell’ipotesi d’accordo, la ridefinizione della classificazione del personale – ferma ormai da più di vent’anni – che ha portato al riconoscimento di molte figure professionali, riallineate al giusto inquadramento oppure create in base alle nuove esigenze del mercato. È il caso dell’assistente notarile, ora riconosciuto e inquadrato al primo livello. “La ridefinizione della classificazione è molto importante – afferma Danilo Lelli che ha seguito la trattativa per la Filcams Cgil nazionale –quello degli studi professionali è un settore in continua evoluzione, che deve essere costantemente monitorato. È indispensabile essere pronti, assecondare i cambiamenti e l’inserimento di nuovi tipi di mansioni”. “Si costituirà, per questo, un gruppo di lavoro di esperti, aperto al coinvolgimento delle istituzioni e delle università per dare compiuta definizione alle figure atipiche e definire delle linee guida per stabilire equo compenso e assistenza sanitaria a tutti”. Più spazio anche alla Commissione Pari Opportunità soprattutto in considerazione della significativa presenza delle donne nel settore. Il contratto, triennale, a partire dal 1° ottobre 2010, prevede un aumento di 87,50 euro al terzo livello, da riparametrare per gli altri livelli, con arretrati calcolati in 245 euro circa, suddivisi per il 60% a ottobre 2011 con il restante 40% a gennaio 2012; gli scatti di anzianità sono stati equiparati a quelli del commercio. L’ipotesi di accordo, che sarà sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, è un traguardo raggiunto dopo molto faticare, ma è anche un nuovo punto di partenza, un nuovo inizio con un obiettivo diverso. Sono state poste buone basi, ma la strada è ancora lunga. La Filcams si farà promotrice di un progetto innovativo e anche un po’ ambizioso per trovare nuovi strumenti organizzativi e nuove forme di proselitismo per coordinare i tanti lavoratori che, soprattutto in questa fase, si sono interessati all’andamento delle trattative. I due punti cardine del progetto saranno la comunicazione multimediale e il coordinamento a livello territoriale. La Filcams vuole stabilire una rete di comunicazione tra i tanti interessati al settore, metterli in contatto tramite le nuove forme di interattività informatica: dal sito internet al blog, dalla video conferenza e tutto ciò che può agevolare la diffusione di informazioni in un settore altamente frammentato e costituito in gran parte da studi e uffici di piccole dimensioni. A livello territoriale, la Filcams sta organizzando assemblee regionali (già svolte in Veneto, Toscana e Campania) e, in collaborazione con il dipartimento giovani della Cgil, verranno costituiti degli sportelli informativi dedicati al supporto dei lavoratori. Tante idee e progetti, venuti fuori dal confronto con le lavoratrici e i lavoratori, esigenze manifestate per carenze di settore. Ora sta alla Filcams concretizzare tutto.”


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