2o settembre 2014


Diritti Alla Stagione Conclusa La Campagna, Un Primo Bilancio


Si è conclusa, con la fine della stagione estiva, la campagna “DIRITTI ALLA STAGIONE”, promossa dalla Cgil e dalla Filcams Cgil dell'Emilia Romagna, contro il lavoro irregolare nel turismo. Dopo aver percorso per due volte, con il “Camper dei diritti” dal 4 agosto al 7 settembre, i 110 km di costa emiliano-romagnola ed aver fatto tappa nei principali centri turistici della Riviera, ora è il momento di fare un primo bilancio.
Il clima poco estivo ha sicuramente contribuito in maniera negativa, producendo un accorciamento della stagione ed un andamento altalenante delle presenze nei mesi di luglio ed agosto, facendo inevitabilmente emergere tutti i limiti del sistema turistico della Riviera emiliano-romagnola troppo legato e vincolato alla stagionalità.
Se da questa stagione estiva ci si poteva aspettare se non un rilancio, quantomeno un contributo positivo all'economia ed all'occupazione della nostra regione, così non è stato. “Abbiamo riscontrato un incremento delle segnalazioni di irregolarità contrattuali nei luoghi di lavoro” racconta la Filcams Cgil Emilia Romagna, “con conseguente aumento del contenzioso, ed un maggior ricorso all'utilizzo di Voucher, come fosse ormai implicito per le imprese, che, ad una difficile situazione economica generale, si debba rispondere con forme di “assunzione” sempre più flessibili, ai margini della legalità e ritagliate sulle loro necessità costringendo i lavoratori ad accettare sempre più onerosi compromessi.”
Non mancano nemmeno segnalazioni di lavoro a cottimo, fenomeno che già era emerso in alcuni alberghi della Riviera negli anni scorsi e che, a quanto si registra, si estende anche ad altre figure professionali come quella del cuoco che, a Rimini, ha denunciato come la sua retribuzione fosse legata alle presenze con il pagamento di un euro a coperto.
Un incremento generale della precarizzazione e delle irregolarità, secondo la Filcams Cgil Emilia Romagna dovuto non solo a fattori contingenti, ma anche all'incapacità di sviluppare un modello turistico capace di investire sulla valorizzazione del lavoro e in grado di puntare allo sviluppo e alla qualità delle offerte.
“Siamo pertanto convinti che, attraverso la nostra campagna “diritti alla stagione”, oltre a informare in maniera capillare lavoratrici e lavoratori stagionali riguardo ai loro diritti, abbiamo contribuito ad evidenziare le problematiche del settore nei 14 comuni del Distretto Turistico della Costa, riaffermando l'opinione già espressa che lo stesso Distretto Turistico possa e debba essere strumento di rilancio di una fetta importante della nostra economia. Per queste ragioni porteremo avanti la nostra battaglia per il lavoro regolare, qualificato e dignitoso con altre iniziative nel corso dell'intero anno, che provvederemo a comunicarvi.”