FILCAMS-Cgil
Federazione lavoratori commercio turismo servizi
Ufficio Stampa
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13 dicembre 2004
Comunicato stampa della Rappresentanza sindacale Unitaria D&B
« La Dun & Bradstreet, azienda leader a livello mondiale e italiano nelle informazioni sul credito, ha aperto la procedura di mobilità che prevede 84 licenziamenti (60 a Milano, 15 a Bari e 9 a Torino) su un organico di 260 dipendenti.
« Una pesante emorragia occupazionale ha investito da 5 anni la nostra azienda riducendo di oltre metà il numero dei lavoratori attraverso procedure di mobilità, varie forme di incentivazioni all’esodo, cessazione di funzioni, del telelavoro e delle filiali operative di Roma e di Firenze.
« Ciò è coerente con la strategia definita dalla D&B a livello globale di ridurre progressivamente i costi fissi per finanziare investimenti e mantenere un alto livello di competitività aziendale.
« Purtroppo sono i lavoratori a subire le pesanti conseguenze di questa scelta e l’azienda, certamente non in crisi, ha visto il valore del titolo in borsa quadruplicare negli ultimi 5 anni.
« Ora l’azienda ha deciso di esternalizzare attività quali la produzione dei rapporti informativi, amministrazione vendite, contabilità fornitori ed assistenza clienti.
« Il partner di outsourcing prescelto è stato IBM che rileverà solo i 20 lavoratori dell’area assistenza clienti, mentre le altre attività rilevate saranno delocalizzate nell’est europeo (Budapest e Cracovia) ed i dipendenti D&B addetti licenziati.
« La condizione dei lavoratori coinvolti è particolarmente grave in quanto:
* il settore è privo di ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione o l’indennità di mobilità;
* la maggior parte delle persone rimaste, dopo 5 anni di riduzioni occupazionali, sono troppo anziani per il mercato del lavoro e troppo giovani per la pensione;
* non vi è riduzione alcuna di attività, ma un semplice loro trasferimento a terzi;
* l’attuale procedura, rispetto alle precedenti, visto il numero dei lavoratori coinvolti, è ancor più traumatica per i risvolti personali, famigliari e per le prospettive future delle persone.
« Riteniamo, peraltro, inaccettabile, difficilmente compatibile giuridicamente e devastante nelle ricadute sociali che, in presenza di un trasferimento di attività i lavoratori non seguano il lavoro, ma ne siano privati e licenziati.
« La D&B non rispetta, inoltre, gli accordi sindacali vigenti che vincolano l’esternalizzazione di attività a preventivo accordo sindacale, senza riflesso negativo sull’occupazione.
« L’azienda sinora, nel confronto sindacale, si è dichiarata disponibile ad incentivazione all’esodo, ad una limitata mobilità interna ed a servizi di outplacement.
« La Rsu richiede:
* un significativo ridimensionamento degli esuberi dichiarati;
* il rispetto degli accordi e delle leggi vigenti;
* la possibilità di gestire i problemi occupazionali con accordo sindacale, senza ricadute traumatiche ed unilaterali per i lavoratori;
* concrete prospettive occupazionali per i lavoratori un contesto di sviluppo aziendale.
« I lavoratori che, a sostegno di queste richieste, hanno già effettuato tre scioperi il 24 settembre, il 20 ottobre e il 15 novembre, effettueranno un’ulteriore iniziativa di lotta martedì 14 dicembre in concomitanza con l’incontro sindacale che si terrà all’ Unione Commercianti di Milano Corso Venezia 47/49 alle ore 10.30.
« La nostra situazione è stata illustrata all’assessorato alle Crisi occupazionali della Provincia di Milano nell’incontro che vi è stato il 24 novembre alle ore 16.30.
« Abbiamo registrato un concreto interessamento da parte dell’ assessorato ed un impegno ad attivarsi di conseguenza in base alle proprie competenze.
« Richiediamo, ritenendo che la valenza dei problemi esposti vada oltre i confini aziendali, interesse e solidarietà da parte dei lavoratori, dei cittadini, dei mass-media, delle forze politiche e delle istituzioni».