15 marzo 2011

EBNT – Osservatorio sull’applicazione del codice di condotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori nel turismo


Al 26' meeting della Task Force dell'Organizzazione mondiale del Turismo per la protezione dei minori dallo sfruttamento sessuale, l'11 marzo scorso, è intervenuto Gabriele Guglielmi presentando i risultati delle tre ricerche condotte dall'Osservatorio dell'Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

Nel 1998 il Parlamento italiano ha approvato una legge, la 269, che punisce i crimini sessuali compiuti nei confronti di minori anche se il reato è avvenuto all'estero. Nel 2000 le Organizzazioni sindacali del Turismo e le Associazioni degli agenti di viaggio e dei tour operator sottoscrivono il Codice di Condotta di ECPAT, che dal 2003 é parte integrante del contratto nazionale dell'intero settore Turistico.

A 10 anni dalla sottoscrizione del Codice e a 12 dall'emanazione della legge EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) ha attivato un osservatorio per verificare se, e in quale modo, la legge, il Codice e, conseguentemente il contratto nazionale venivano applicati.

“Nella prima indagine, nel 2009” ha spiegato Gabriele Guglielmi “sono stati coinvolti 309 operatori turistici, hanno risposto in 112 e di questi ben il 27% non rispetta la norma legislativa che obbliga ad informare i clienti; la mancata applicazione del contratto nazionale é più alta: il 64% non fa formazione ai dipendenti; e il 95% non si informa sulle caratteristiche dei propri fornitori.”

La stessa indagine è stata condotta anche nel 2010 sulla medesima platea di operatori turistici. “I risultati sono leggermente migliorati” ha affermato Guglielmi “hanno risposto in 128 (+16 rispetto all'anno precedente); il non rispetto delle norme di legge scende al 20%; mentre il mancato rispetto del contratto nazionale scende al 53% per la formazione dei dipendenti; e al 77% nei confronti dei fornitori. Cifre che però si mantengono su valori estremamente preoccupanti.”
Sono stati monitorati anche i siti web ed i cataloghi on-line delle stesse imprese turistiche: “i dati sono drammatici” commenta Guglielmi “queste problematiche non sono citate nel 96% di cataloghi on-line e nel 97,6% delle pagine web.”
La ricerca è stata allargata anche ai Tour Operator Europei: 47 francesi, 72 tedeschi, 169 inglesi; hanno risposto solo in 30, il 10%.
Dalle poche risposte ricevute si evidenzia una situazione ben peggiore di quella italiana. Sono la metà di quelli italiani i Tour operator che formano professionalmente i dipendenti; ed un quarto degli italiani, quelli che informano i clienti.

“È indispensabile, pertanto” ha concluso Gabriele Guglielmi “continuare il monitoraggio sull'efficacia delle azioni intraprese e pretendere i controlli istituzionali e le relative attività di repressione; agire in rete a livello globale con le istituzioni e le Organizzazioni non governative; rafforzare la collaborazione in rete fra tutte i sindacati internazionali in particolare fra organizzazioni sindacali dei Paesi da dove partono flussi turistici a rischio e le organizzazioni sindacali dei Paesi di destinazione di tali flussi; anche finalizzate ad accordi collettivi nelle aree turistiche a rischio.”

Il Presidente della Task Force Dr. Dawid de Villiers, si é detto preoccupato dei risultati dell'indagine ed ha invitato EBNT a continuare i lavori dell'Osservatorio e ad estenderne il campo di azione.