8 agosto 2013


Emilia Romagna, Corradini annuncia un esubero di 200 dipendenti


La Corradini, azienda di termosanitari con sedi in diverse regioni, durante l’incontro con le organizzazioni sindacali, ha annunciato pesanti difficoltà di ordine finanziario connesse ad un rilevante calo del fatturato e ad una restrizione del credito bancario. Per fronteggiare il problema l’azienda sta elaborando un piano industriale di ridimensionamento e ristrutturazione, che prevede una riduzione delle unità produttive, sulla centralizzazione dell’attività del magazzino a Bologna, e un esubero occupazionale stimato in 200 dipendenti
“Abbiamo denunciato le gravi responsabilità aziendali che, solo sei mesi fa, all’atto della firma del Contratto di Solidarietà, aveva addotto motivazioni diverse all’origine della crisi ed una sua dimensione inferiore, prospettando strategie commerciali opposte a quelle enunciate oggi.” È quanto affermano in una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Emilia Romagna.
Si pone quindi un problema di affidabilità del gruppo dirigente e della proprietà in particolare, soprattutto in vista del prossimo futuro.
La situazione è drammatica e si pongono aspetti delicati persino nell’individuazione dell’ammortizzatore sociale necessario per evitare conseguenze peggiori nell’immediato. L’azienda opererà nei primi giorni di settembre una verifica con il Ministero del Lavoro, tenuto anche conto che la presenza di filiali collocate in tre Regioni impone una procedura di carattere nazionale.
“Abbiamo richiesto la sospensione della chiusura di alcune filiali al fine di consentire a tutti i lavoratori di poter rientrare nella propria sede dopo la pausa feriale” affermano i sindacati, anche se “l’azienda ha accolto la proposta, anticipando che comunque il piano di dismissione è già avviato e non potrà essere sospeso.”
“E’ evidente che la vertenza si preannuncia difficilissima” concludono “e il rispetto di corrette relazioni sindacali ne rappresenta un elemento di fondamentale importanza.”