8 maggio 2012


Enna: Vittima della crisi

“Il suicidio di Gaetano Trovato Salinaro è l’ennesima sconfitta della nostra società “civile”. Un atto che rientra in quella categoria dei “suicidi per la crisi” sempre più pervasiva e contemporanea”, scrivono la Cgil e la Filcams di Enna in una nota.
Un lavoratore precario, lo scorso 5 maggio, si è tolto la vita in seguito alla diminuzione delle ore di lavoro.
“Questo ennesimo atto disastroso non è un fatto privato. Attraversa e taglia la nostra società in maniera trasversale. Il nostro territorio ne esce in misura maggiore colpito e smarrito.
A fronte di questo allarmante fenomeno quali proposte si possono mettere in campo per dare risposte al crescente disagio sociale e a quella disperazione di tanti giovani e meno giovani precari?”
La CGIL e la FILCAMS di Enna, a fronte dell’azione del governo nazionale che tenta di abbandonare le nuove generazioni fin dalla riforma delle pensioni e dalla prospettata riforma del mercato del lavoro, denunciano la mancata politica di sviluppo che possa garantire prospettive occupazionali e arginare la crescente disoccupazione.
“Invece di tagliare sugli investimenti pubblici” proseguono “il paese ha bisogno di un forte taglio alla precarietà. Basta con le truffe mediatiche senza risultati: le oltre 46 tipologie contrattuali non sono state cancellate e gli ammortizzatori sociali non sono stati estesi a tutte le tipologie di lavoro precario.
Vogliamo raccogliere il messaggio che Gaetano ci ha lasciato e dare una coerente continuità, per restituire un futuro migliore ai suoi figli e alla moglie, così come per tutti i figli e le vedove di quanti sopraffatti dalle difficoltà della grave crisi, si arrendono all’assenza di prospettive.”

La CGIL e la FILCAMS chiamano i precari della provincia di Enna alla mobilitazione per spingere i partiti presenti in parlamento a modificare il ddl sulla riforma del lavoro e dare risposte concrete al paese e alle giovani generazioni.