Si è svolto giovedì 5 ottobre lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di Ericsson TEI ed EPI, contro il piano industriale che taglia ulteriori 600 posti di lavoro. Alta l’adesione allo sciopero e al presidio davanti la sede del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico).

Durante il presidio al MISE, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali, è stata ricevuta dal Responsabile dell’Unità di crisi dello stesso Ministero una delegazione di lavoratori e delegati, che ha potuto sottolineare la drammaticità della situazione che si è venuta a creare in Ericsson, anche alla luce dei licenziamenti di più di 270 lavoratori che l’azienda ha effettuato tra luglio e settembre La delegazione sindacale, ha ribadito con forza che le Istituzioni e il Governo devono intervenire sui vertici di Ericsson, perché abbia un comportamento diverso da quello tenuto nel corso della precedente gestione degli esuberi, terminata con la perdita di posti di lavoro: è indispensabile individuare strumenti conservativi alternativi ai licenziamenti o una ricollocazione per evitare ulteriori drammi sociali.A conclusione dell’incontro il funzionario del MISE ha dichiarato che il Ministro si attiverà da subito per interloquire con i vertici di Ericsson, impegnandosi ad aprire un tavolo di confronto con le parti sociali al fine di trovare le giuste soluzioni a questa drammatica situazione. La delegazione sindacale ha avuto la possibilità di essere ricevuta anche al Ministero del Lavoro e poter rappresentare al Capo di Gabinetto della Segreteria Tecnica del Ministero e al Direttore Ufficio Vertenze la situazione di Ericsson. Così come nel precedente incontro al MISE è stata ribadita da parte sindacale la volontà di trovare percorsi alternativi ai licenziamenti utilizzando gli strumenti conservativi che lo stesso Ministero del Lavoro mette a disposizione per la gestione delle crisi aziendali, ricordando che con questa nuova dichiarazione aziendale il totale ad oggi degli esuberi di Ericsson è di mille posti di lavoro in meno nel biennio 2017/2018. Si è ribadita la necessità, di un intervento al fine di ricollocare, anche attraverso l’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro), i lavoratori licenziati, cogliendo tutte le opportunità che si stanno aprendo nello stesso settore (Liad , Zte,Open Fiber). I Rappresentanti del Ministero del Lavoro hanno dichiarato la loro disponibilità a mettere a disposizione gli strumenti idonei per gestire al meglio la crisi in Ericsson, cercando di evitare situazioni traumatiche per i lavoratori, aggiungendo che attiveranno le verifiche sull’applicazione delle normative in essere. Si sono impegnati a promuovere, a breve, un incontro di livello nazionale con i vertici dell’Agenzia per l’occupazione e le segreterie nazionali per poi proseguire nei territori interessati. Le Organizzazioni sindacali constatano positivamente la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori di Ericsson alle iniziative, e s’impegnano a continuare, a perseguire nell’obiettivo, della ricollocazione dei lavoratori licenziati, della gestione non traumatica della crisi aziendale annunciata, incalzando i vari Ministeri e il Governo a intervenire tempestivamente sulla vertenza Ericsson.