Futuro incerto quello dei 1860 lavoratori ex Mercatone Uno. Mentre si avvicina la scadenza per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisto dell’intero o di parte del perimetro del compendio aziendale prevista per il 31 ottobre e dopo il rinvio dell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico previsto per il 16 settembre i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sollecitano ancora una volta il Mise a convocare il tavolo istituzionale finalizzato ad assicurare una supervisione istituzionale e maggiori garanzie di trasparenza e ripristinare corrette relazioni sindacali. I sindacati segnalano anche lo stallo sull’attivazione delle politiche attive a livello regionale ed esortano a definire la revisione delle modalità di coinvolgimento degli attori coinvolti, allo stato impossibilitati a procedere. Sullo sfondo anche la situazione dei 10mila dipendenti delle aziende fornitori in attesa di essere pagata e l’utenza che non ha ricevuto la merce già saldata Le tre sigle, che hanno sollecitato il ministro Patuanelli a riconvocare al più il tavolo istituzionale al Mise, stigmatizzano l’ennesima comunicazione avvenuta a mezzo stampa sullo stato di avanzamento della ricerca di potenziali acquirenti e stavolta trasmessa anche ai sindacati, nella quale l’organo collegiale sorteggiato tre mesi fa definisce gli stessi sindacati “interlocutori essenziali, al pari di tutti gli stakeholder” e ancora che “intende aggiornare i sindacati sulle attività in corso, con particolare riferimento al processo di cessione dei rami aziendali”. Un metodo questo che insieme ai contenuti e al tono della missiva che, affondano le tre sigle nella nota trasmessa al dicastero “evidenzia l’assoluta anomalia che caratterizza l’operato del Collegio commissariale nelle relazioni sindacali e con i lavoratori”. Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs i dati segnalati nella nota stampa appaiono “assolutamente generici e fuorvianti che, a poco più di un mese dalla conclusione ipotizzata per la ricerca di possibili acquirenti, aumentano le preoccupazioni già espresse”. “La vertenza dei lavoratori Ex Mercatone uno non cada nel dimenticatoio – affondano i sindacati – La grave condizione reddituale degli addetti di un settore altamente frammentato merita attenzione al pari di altri lavoratori degli altri comparti”.