23 giugno 2010


Fiat: Il 62% dei lavoratori dice si all’accordo

4642 operai su 4881 hanno votato ieri a Pomigliano d'Arco l’accordo separato per il futuro dello stabilimento Fiat. Il 62,2% dei lavoratori ha votato mentre il 36% per il no (i sì hanno ottenuto 2.888, i no sono stati 1.673, 59 le schede nulle e 22 le bianche.
Ora bisogna aspettare la posizione dell’azienda che in queste ore valuterà tutte le posizioni.

''I si per il lavoro e i no per non cancellare i diritti" commenta così il risultato del referendum, Susanna Camusso, vice segretaria generale della Cgil. ''La partecipazione al voto - aggiunge - era prevedibile, come la prevalenza dei si: i lavoratori di Pomigliano si sono ritrovati improvvisamente arbitri di una contesa che preme su di loro e sulle loro aspettative personali perchè in quel territorio, caratterizzato da un'alta disoccupazione, uno stabilimento come quello della Fiat svolge un ruolo essenziale e non sostituibile''.

Secondo Camusso, ''anche un voto cosi particolare, nella sua articolazione tra si e no, dice che ci vuole una soluzione condivisa, come la Cgil ha sempre sostenuto. Tanto piu' che intese che cancellano diritti sono inefficaci in quanto illegittime. Per questo chiediamo a Fiat di confermare e avviare, l'investimento e la produzione della nuova Panda a Pomigliano, di riaprire la trattativa per un'intesa condivisa da tutti".

Intanto oggi alle 13, il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, e il responsabile
nazionale del settore auto, Enzo Masini, terranno una conferenza stampa su Pomigliano d'Arco. La conferenza stampa si terra' a Roma, in corso Trieste 36.