27 settembre 2012


Filcams Cgil, Regolarizzazione, poche domande e troppe zone d’ombra


Secondo i dati presentati dal Ministero dell’Interno, sono poco più di 24mila le domande presentate per l’emersione dei lavoratori stranieri, meno della metà delle previsioni, di cui 22mila riguardano il lavoro domestico.
“Anche se mancano più di 15 giorni alla scadenza del termine entro il quale sarà possibile presentare la domanda, i numeri dichiarati sono di gran lunga sotto le attese” ad affermarlo è Giuliana Mesina segretario nazionale della Filcams Cgil.
Secondo la Filcams sono due i principali limiti di questa sanatoria: il costo per la regolarizzazione e la necessità di provare, tramite una dichiarazione di un ufficio pubblico, la propria presenza in Italia da prima del 31 dicembre 2011.

“La procedura per la regolarizzazione ha delle grosse lacune che rischiano di trasformare la sanatoria in un’occasione mancata, un impegno di risorse e tempo che non soddisferà quello che dovrebbe essere il reale obiettivo di emersione” prosegue Mesina.
La Filcams Cgil, insieme alla Confederazione è impegnata al fianco delle strutture territoriali per offrire assistenza sia ai datori di lavoro che ai lavoratori stessi, “nella speranza che il governo riesca a colmare quanto prima il vuoto che sta impedendo a molte lavoratrici e lavoratori di regolarizzare la propria posizione.”