Si è tenuto il 19 settembre l'incontro programmato per il proseguo della trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Gucci nel retail. “Nelle prossime settimane si intende raggiungere un accordo che abbia effetti economici a partire dal 2016 e che abbia valenza fino alla fine del 2017” spiega Luca De Zolt della Filcams Cgil Nazionale. “In questo modo, si aggiornerebbe la scala parametrale e si effettuerebbero le classificazioni con il vecchio sistema, avviando però in tempi brevi il confronto su una revisione completa del meccanismo stesso.” Tra gli elementi contrattuali discussi: sales commission, scala parametrale, welfare, domeniche e festivi, conciliazione tempi di vita e lavoro, congedi e permessi, malattia. Con l'occasione, l'azienda ha fornito alcuni dati relativi all'andamento 2015-2016, che confermano la fase di crescita iniziata con il passaggio della direzione creativa ad Alessandro Michele. A livello mondiale, le vendite sono aumentate del 7,4%, con una forte ripresa della clientela locale in mercati strategici come Francia, UK e Germania, e un risultato importante in America del Nord. In Italia, le vendite del primo semestre 2016, sono aumentate del 28% rispetto al 2015, con risultati eccellenti per borse, scarpe e abbigliamento femminile. Gli outlet registrano una sofferenza dovuta all'assenza delle nuove collezioni, ma totalizzano comunque un aumento di vendite dello 0,5%. L'aumento delle vendite si traduce in un aumento delle sales commissions, che risulta particolarmente importante dal 2015 al 2014 (+109% nei negozi), per effetto del raggiungimento dei budget che nel 2014 non erano stati raggiunti, e si stabilizza nel 2016, con una trend negativo negli outlet. La dirigenza Gucci ha fornito anche un quadro che indica come le sales commissions producano un risultato economico medio per lavoratore intorno al 5-6% della RAL per tutte le categorie (vendita, cash e back office, magazzini). Inoltre sul totale dell'erogato in sales commissions, il 49% risulta derivante dalla parte collettiva del premio e il 49% dalla parte individuale (il 2% rimanente deriva dalle vendite associate negli outlets). Visti i risultati positivi, abbiamo chiesto che la trattativa produca al più presto possibile risultati economici per i lavoratori e le lavoratrici, rimuovendo gli ultimi ostacoli rimasti.