21 novembre 2010


Il Forum annuale Europeo del Turismo

Nei giorni 18 e 19 novembre a Malta si è svolto il Forum annuale Europeo del Turismo, organizzato dalla Commissione Europea e dalla Presidenza di turno dell’Unione Europea .

Al Forum hanno partecipato Lucia Anile, Massimo Frattini per la Filcams-CGIL Nazionale e Roberto Betti della Filcams-CGIL Toscana.

L’obiettivo del Forum è quello di rafforzare il turismo Europeo, in un quadro operativo capace di intraprendere misure su temi specifici di interesse comuni, come la qualità, la sostenibilità e la concorrenza.
Il forum è stato articolato su due temi; il primo ha affrontato azioni di priorità relative a un nuovo quadro politico per il Turismo in Europa, sulla base del documento proposto dalla Commissione al parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico Sociale e al Comitato delle Regioni.
Il secondo ha discusso modi e mezzi per ottimizzare la visibilità dell’Europa nella globalizzazione, concludendosi con una sessione plenaria incentrata su un nuovo quadro politico per il turismo presieduta dal Vice Presidente Antonio Taiani e conclusa dal Primo Ministro di Malta Lawrence Gonzi.
Il forum si è concluso con un dibattito durante il quale è emerso che il turismo, vista la sua importanza, necessita di adeguate politiche per il sostegno e lo sviluppo, considerato anche quanto l’Europa può offrire: dal turismo culturale a quello termale, così come quello congressuale, religioso, crocieristico, sportivo, oltre al classico turismo legato alla villeggiatura,.
Altro elemento scaturito dal dibattito è come utilizzare al meglio i periodi di destagionalizzazione con politiche attive che vedono coinvolti tutti i soggetti interessati: istituzioni, governo e parti sociali. Per la costruzione di un’offerta turistica di qualità, è indispensabile in primo luogo la formazione continua, la quale è un elemento di crescita professionale e culturale, motore su cui si investe.
Per concludere vi è la consapevolezza da parte di tutti che il turismo continuerà a crescere in tutto il mondo, e per l’Europa essere motore attivo per la sua economia, quindi non rimane che mettere in pratica le cose discusse e condivise, facendo ognuno la propria parte, affinchè le sfide si possono tradurre in opportunità.