La Filcams Cgil Firenze “Non c'è sviluppo senza tutela dei diritti, Aeroporto spinga Risto al reintegro del lavoratore” Aeroporto di Firenze, la società del punto ristoro (Risto Firenze) ha licenziato un lavoratore - delegato della Filcams Cgil, da 18 anni operante lì - e il tribunale di Firenze dichiara illegittimo quel licenziamento, ritenuto sproporzionato, disponendo un risarcimento pecuniario per il lavoratore, ma non il suo reintegro. “Nell'ultimo cambio di appalto, dopo 20 giorni di sciopero in sostegno dei lavoratori” spiega la Filcams Cgil di Firenze, “fu assunto, come gli altri suoi colleghi, attraverso un contratto di apprendistato, nonostante i suoi 18 anni di servizio. E pur avendo la società oltre 20 dipendenti, ma più di 10 sono apprendisti e gli altri sono quasi tutti con contratto a termine, per la legge non si applica l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.” Oltre all’ ingiustizia, anche la beffa, sia per lui che per il sindacato. “Credevamo che in Aeroporto di Firenze queste cose non accadessero e che prima di licenziare un dipendente che vi lavorava da quasi 20 anni si facesse maggiore attenzione”, prosegue la Filcams Cgil Firenze. “Sarebbe giusto ed opportuno che la dirigenza di Aeroporto di Firenze facesse un gesto per richiamare questa azienda, Risto Firenze, per far reintegrare quel lavoratore. E anche per dimostrare che si può fare sviluppo tenendo in considerazione un diritto garantito dalla Costituzione, quello di organizzarsi sul proprio posto di lavoro senza il rischio di essere licenziati. Non c'è infatti sviluppo senza tutela dei diritti. Pensavamo che la storia di Metello, il romanzo di Vasco Pratolini, fosse qualcosa del passato ma con questa vicenda quella storia è stata riportata alla ribalta".