L'azienda diserta l’incontro col Prefetto: lavoratori Amazon in sciopero
di Admin
sabato 28 novembre 2020
“La mattina del 20 dicembre eravamo regolarmente dal Prefetto di Piacenza dopo aver acconsentito all’ennesima richiesta di spostare l’incontro con Amazon, ma l’azienda non si è presentata all’appuntamento dimostrando di avere in spregio i lavoratori e lo Stato italiano”.
È dura la presa di posizione di Fiorenzo Molinari, segretario della Filcams Cgil di Piacenza che insieme ai colleghi di Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario doveva incontrare Amazon in un incontro convocato da Maurizio Falco, prefetto di Piacenza, rappresentante del Governo sul territorio piacentino.
Ma c’è di più, e di più grave a complicare un quadro che ha portato i sindacati a proclamare lo stato di agitazione tanto da far scendere immediatamente i lavoratori Amazon in sciopero, interrompendo il lavoro per le ultime due ore del turno.
"Amazon non voleva far entrare i sindacati in azienda – spiega Molinari – per svolgere assemblee già concordate e previste a partire dalle 11,30. È stato necessario l’intervento del questore e dei carabinieri per far valere la Legge. È grazie alle forze dell’ordine che ci hanno accompagnato dentro l’azienda, se siamo riusciti ad incontrare in assemblea i lavoratori, per questo ringraziamo il questore di Piacenza e i carabinieri. Di fatto – conclude Molinari – Amazon dimostra di voler giocare in un campo senza regole in cui l’unica legge che vige è quella del più forte”.
“Nel nostro paese non può considerarsi normale che un’azienda non si presenti ad una convocazione che ha un nobile e coerente obiettivo, effettuata dal rappresentante del Governo sul territorio locale” ha detto la sottosegretaria al lavoro Paola De Micheli. “Per questo – ha proseguito – devo richiamare Amazon ad un comportamento più corretto nei confronti di un territorio che ha accolto e sostenuto il suo insediamento a Castel San Giovanni, dei lavoratori che eccellono in livelli produttività e di un Prefetto che si sta impegnando con competenza e disponibilità per risolvere la vertenza”.
Aanto a Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Ugl si schiera anche Nidil Cgil, che rappresenta i lavoratori interinali o atipici. “Amazon – spiegano da Nidil – utilizza tutto l'anno migliaia di lavoratori in somministrazione in tutti i siti italiani; nei periodi di picco, tipo quello natalizio, gli interinali sono anche più dei lavoratori direttamente assunti dalla multinazionale”.
Sulla vicenda Amazon, all’interno della Cgil si è costituito anche un coordinamento intercategoriale tra Filcams, Nidil e Filt, che mette insieme i settori del commercio, dei lavoratori atipici e dei trasporti, per provare a gestire con strategia comune il rapporto con il colosso Amazon.