2 Aprile 2011


La Festa non si vende: A Bari un interessante confronto con i rappresentanti istituzionali locali

Tutti d'accordo, a quanto sembra, le aperture domenicali e festive nel commercio devono essere regolate e stabilite, e il 'sempre aperto' non aiuta nessuno, ne le imprese, ne i lavoratori.
E' la sintesi dell'iniziativa di Bari organizzata dalla Filcams Cgil Puglia che rientra nella campagna itinerante de La festa non si vende. Una battaglia che accomuna tutto il territorio nazionale, che la Filcams Cgil vuole combattere da nord a sud; una battaglia contro la totale liberalizzazione delle aperture domenicali e festive nel settore del commercio.
'L'obiettivo' dice Franco Martini segretario generale della Filcams Cgil “non è di non fare aprire la domenica. Chiediamo però che venga aggiornata e contestualizzata la norma.”
La Filcams Cgil chiede infatti che venga rivista la legge nazionale sul commercio, ma soprattutto che le leggi regionali si coordinino tra loro, per mettere dei paletti alla derogabilità.
Durante la giornata si alternano gli interventi sostanzialmente a favore della definizione di regole che stabiliscano quali e quante domeniche e festivi restare aperti.
La Filcams Cgil Regione Puglia si sta battendo da anni per avere una revisione della legge regionale: “L’attuale legge” spiega Mary Manocchio segretaria regionale Filcams Puglia “al momento presenta delle parti poco chiare, ambigue, che stanno creando grossi problemi”.
Nel recepire la legge nazionale, la Regione Puglia oltre ad autorizzare le aperture domenicali e festive una volta al mese, più le quattro domeniche di dicembre, dà la possibilità agli Enti locali, prima della fine dell’anno precedente, di definire, di concerto con le parti sociali, alcune ulteriori aperture straordinarie. Inoltre, non essendo specificato nella legge che gli Enti locali devono prendere tali decisioni all’unanimità, spesso la maggioranza ha il potere di decidere cosa fare.
Sandro Ambrosi, Vice Presidente Confcommercio Puglia afferma che le domeniche di apertura devono essere meno della metà del totale dell’anno, 16/20, ma “che siano stabilite, per far si che diventino anche socialmente utili.”
È intervenuto anche il sindaco della città, Michele Emiliano, che ha puntato ancora più in alto, affermando l’importanza del riposo domenicale – lo definisce un diritto sindacale – e si rende disponibile a trovare un’alternanza tra riposo e lavoro domenicale, ma non solo nel settore del commercio.
Sono intervenuti anche Gianni Forte, Segretario generale Cgil Puglia; Mary Manocchio, Segretario generale della Filcams Cgil Puglia; Ottavio Severo, Presidente Regionale Confesercenti Puglia e Jole Laviola, una lavoratrice del settore distribuzione cooperativa, che ha ricordato quanto, al di là di tutto, il riposo domenicale è un riposo sociale, indispensabile cioè per l’integrazione e il mantenimento di una vita con il resto della comunità. Peccato per l’assenza dell’Assessore Attività produttive Regione Puglia, Loredana Capone.