Dal 24 settembre al 7 ottobre, agenti di commercio e rappresentanti sono chiamati al voto (online) per rinnovare le cariche sociali della Fondazione Enasarco, l’ente di previdenza obbligatoria della categoria. La Fondazione eroga per i propri iscritti anche prestazioni di welfare (borse di studio, mutui agevolati, percorsi di cura particolari,…) e gestisce un ingente patrimonio immobiliare. Filcams Cgil è stata in questi anni componente dell’Assemblea e in questo ruolo ha sempre evidenziato le difficoltà della categoria, legate alla crisi economica del Paese, chiedendo con fermezza che la Fondazione cambiasse radicalmente le sue politiche inserendo in favore dei lavoratori del settore elementi di sostegno e rivedendo le impostazioni di bilancio. Su questa linea Filcams Cgil intende proseguire anche nel prossimo mandato amministrativo, puntando a riconfermare la propria presenza in seno all’assemblea. Ha così presentato una propria lista di agenti e rappresentanti e di esperti, impegnati in questi anni nel tentativo di modificare il peso delle decisioni avallate dalla compagine di maggioranza. La lista dei candidati e il programma di “Con Filcams per cambiare Enasarco” sono stati presentati oggi (20 febbraio) a Bologna, nella cornice di Fico Eataly World, aprendo così la propria campagna elettorale. “La coalizione che in questi anni ha governato Enasarco in poco tempo è saltata – dice Danilo Lelli che per Filcams si occupa del settore a livello nazionale – ha governato male, a nostro avviso, ed ora si presenta con tutte liste separate. Vogliamo confermare la nostra presenza in coerenza e continuità con l’azione di opposizione portata avanti in questi anni”. Foto_Sito_480x226_(2) La presenza di Filcams non è stata e non sarà solo di opposizione, però. Il programma che Filcams vuole attuare fa leva su quattro punti cardine riassumibili, per temi:

(QUI il programma completo: https://www.bilateralitaterziario.it/site/wp-content/uploads/2020/02/Enasarco-Folder-A4-Programma-Print.pdf). “In questi anni – ha detto Lelli intervenendo alla presentazione – abbiamo mantenuto un profilo chiaro, tenendo fede al mandato programmatico ricevuto. In assemblea non abbiamo mai avallato provvedimenti negativi, dal nostro punto di vista,  per la categoria. Enasarco in questi anni, dalle scorse elezioni (aprile 2016, ndr) in avanti, non è né cambiata né migliorata: i servizi messi a disposizione non sono sufficienti per sostenere la categoria divenuta più fragile dentro la crisi economica”. Ma anche questo, forse, da solo, non basta. “ Occorre valorizzare – conclude Lelli – il ruolo delle parti sociali e dare forza  alla rappresentanza e alla contrattazione,  rinnovando e innovando profondamente gli Accordi Economici collettivi”. Qualche numero… (dal bilancio consuntivo 2018) Considerazioni conclusive Appare evidente che bisogna introdurre misure di reale e sostanziale sostegno alla categoria, favorendo da un lato l’accesso ai giovani con la decontribuzione e dall’altro ampliando la tutela assistenziale ed il miglioramento dei requisiti di età e di contribuzione per accedere al pensionamento, con particolare riguardo alle donne, introducendo anche per la previdenza integrativa Enasarco i livelli di tutela previsti dal regime previdenziale generale.