Si è tenuto il 16 ottobre il primo dei due incontri organizzati dalla Filcams Cgil sul tema del lavoro agile. La modalità di lavoro da remoto è diventata necessaria come misura preventiva per l'emergenza Covid ma la sperimentazione forzata dello strumento ha trovato l'interesse delle imprese e delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti e il lavoro agile diventerà probabilmente più strutturale. Non mancano però problemi, preoccupazioni e rischi. Ha aperto l'iniziativa il prof. Giuseppe Antonio Recchia, dell’Università di Bari, che ha presentato i riferimenti normativi su cui si fonda il lavoro agile evidenziando i limiti di una legge che rimanda all'accordo individuale. Poi la tavola rotonda con la Segretaria confederale Tania Scacchetti, Alessio Di Labio della Filcams, Marcello Corti della Fiom e Ilvo Sorrentino della Filctem ha ripercorso le opportunità e le criticità del lavoro agile e discusso il ruolo della contrattazione collettiva. Professionalità, formazione, salario, diritto alla disconnessione, orario di lavoro, conciliazione dei tempi di vita e criticità occupazionali sugli appalti sono stati tra i temi posti al centro del dibattito. Importante il contributo dei delegati che hanno vissuto direttamente il lavoro a distanza: il delegato di CWT Gianfranco Dabbico ha raccontato cosa significa improvvisare il lavoro a distanza e affrontare al contempo la crisi dell’azienda e gli ammortizzatori sociali, la delegata Filcams di Milano, Lisa Lestingi, l'esperienza del lavoro da casa per Bravosolution che ha ridimensionato la sede e si sottrae al confronto con i sindacati, mentre il delegato di Altran della Filcams di Torino Mario Adinolfi ha affrontato il tema dei rapporti tra lavoratori e sindacato in questa condizione di isolamento, ponendo la necessità di rivedere anche le modalità organizzative per non perdere il rapporto con gli iscritti. Infine dei rischi sulla salute e della prevenzione ha parlato Irene Molini, consulente e formatrice in ambito Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Il prossimo appuntamento sul lavoro agile è previsto per il 23 ottobre e indagherà le conseguenze dello smart working oltre i confini aziendali.