Liberalizzazioni. Filcams Cgil: “Trento si adegua al decreto Monti senza giustificazione”



La Giunta comunale di Trento, entro luglio, porterà in Consiglio comunale una delibera con la quale eliminerà i vincoli di orario e di chiusura festiva degli esercizi commerciali per ben 10 mesi all'anno. In pratica, se la delibera verrà approvata, i negozi potranno rimanere aperti dalle 6 alle 22.30 di tutti i giorni della settimana comprese domeniche e festivi, con l'esclusione dei mesi di luglio ed agosto per gli esercizi commerciali nelle circoscrizioni di valle e dei mesi di ottobre e novembre per quelle di collina.
Contro la decisione del Comune insorge la Filcams Cgil del Trentino: «Questo provvedimento – afferma il segretario generale, Roland Caramelle - non garantirà alcuno sviluppo. Si agevola infatti una concorrenza selvaggia tra le imprese del settore che già soffrono per la crisi economica in atto, mentre nessun vantaggio ci sarà per i consumatori e le loro tasche, considerato che l'ampliamento degli orari di apertura graverà di nuovi costi le aziende impedendo, quindi, di abbassare i prezzi. A rimetterci saranno solo i lavoratori che verranno penalizzati nel loro diritto a condizioni di lavoro dignitose e nella possibilità di conciliare davvero vita familiare e lavoro».
Così il 18 giugno la commissione comunale competente si troverà a discutere la delibera adottata dalla giunta e a luglio la questione arriverà sui banchi dell'assemblea di palazzo Thun, dopo che, solo sei mesi fa, esattamente il 14 dicembre, lo stesso consiglio comunale aveva approvato una delibera che portava a massimo 11 le domeniche e le giornate festive in un anno in cui gli esercizi commerciali potevano restare aperti. Ora potrebbero diventare anche oltre 45.
«Il comune di Trento – accusa Caramelle – si assume una responsabilità gravissima attuando nei fatti il decreto Monti a Trento. Chiediamo quindi a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del settore di aderire allo sciopero e di partecipare alla manifestazione già prevista a Trento sotto il Commissariato del Governo venerdì 15 giugno».
Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali del settore valuteranno le ulteriori e unitarie azioni di mobilitazione in vista della convocazione della commissione consiliare del 18 giugno.