14 settembre 2010


Manzardo: raggiunto l’accordo per la Cassa integrazione

Dopo 7 ore di ininterrotta trattativa, si è concluso nel pomeriggio di lunedì 13 settembre, presso la sede della Provincia di Forlì e Cesena, il difficile negoziato tra Manzardo S.p.A, azienda del settore idrosanitario e le organizzazioni sindacali - Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL di Forlì, Cesena, Rimini e Ravenna - in rappresentanza dei 72 lavoratori ai quali era stato annunciato il licenziamento.

Anche grazie alla collaborazione istituzionale delle Provincie di Forlì- Cesena, Rimini e Ravenna, i sindacati hanno ottenuto l’apertura della cassa integrazione per 12 mesi e sciolto i nodi dell’ultimo incontro, tra cui l’anticipo della cassa integrazione che avrebbe tenuto i lavoratori senza retribuzione per più di 4 mesi, e l’anticipo di compensi per far fronte alla diminuzione dello stipendio.

Il negoziato inoltre ha previsto la possibilità, per i lavoratori che trovassero un’occupazione nell’arco dei 12 mesi, di uscire in mobilità volontaria con un incentivo all’esodo che offre un’ulteriore tutela, in una situazione che fino a poche settimane fa risultava ancor più drammatica.

“L’apertura della cassa integrazione per 12 mesi” affermano le organizzazioni sindacali del territorio “non solo permette ai lavoratori di avere maggior tempo per essere rioccupati, e alle aziende del settore di ricercare le professionalità in un bacino di manodopera qualificata, ma concretizza l’importante percorso già aperto tra sindacato, azienda e Associazioni di Categoria con la garanzia delle Istituzioni, per la ricerca di un acquirente interessato ad acquisire un importante pezzo del mercato del settore idrosanitario romagnolo, tenendo così aperta la porta per la ripresa del lavoro nei siti interessati.”
Fondamentale è stato il ruolo svolto dalle Istituzioni in questa trattativa e l’impegnoo tutto lo staff delle Provincie interessate.

“I risultati ottenuti sono frutto dell’impegno e della lotta dei lavoratori” dichiarano i sindacati “che non si sono scoraggiati davanti ad una multinazionale non disposta fino all’ultimo a riconoscere quelli che sono i diritti dei lavoratori”.

L’accordo raggiunto sarà sottoposto alla consultazione dei lavoratori nell’assemblea prevista nei prossimi giorni.