Naspi e Stagionali, un primo risultato. Ma quale tutela per il futuro?
di Admin
sabato 28 novembre 2020
Un primo risultato importante, almeno per il 2015. Garantita la tutela ai lavoratori stagionali dopo le modifiche legislative che avevano modificato i tempi di erogazione dell’indennità di disoccupazione.
La circolare 194/2015 seppur ancora troppo spesso liberamente interpretata da alcune INPS territoriali, sta garantendo la tutela ai lavoratori stagionali mentre il decreto legge 148/2015 ha aumentato, sempre limitatamente agli episodi di disoccupazione registrati nell'anno appena concluso, la durata delle prestazioni per i lavoratori stagionali del turismo e del termalismo.
"Siamo ovviamente soddisfatti perché questo risultato recupera temporaneamente un gap legislativo e premia anche l’impegno costante della categoria, ma il problema resta in tutta la sua drammaticità” è quanto dichiara Cristian Sesena segretario nazionale della Filcams Cgil. “Si tratta purtroppo di misure limitate nel tempo e la recente mancata approvazione di un emendamento ad hoc nella legge di stabilità, denuncia un preoccupante problema di risorse che evidentemente non ci sono, o non si vogliono trovare".
Dal 2017 più di 300mila famiglie dei settori del turismo e termale rischiano infatti di trovarsi in forte difficoltà, con un sussidio dimezzato.
Nonostante il buon andamento del settore per il 2015, complice anche il bel tempo, i primi segnali non sono buoni. Sembrerebbe infatti che le "stagioni "si stiano ulteriormente accorciando con alberghi e strutture ricettive aperti quest’anno per periodi più brevi rispetto al 2015; e l'esplosione di utilizzo dei voucher nei nostri settori è allarmante. Ed inoltre, i contratti nazionali non vengono rinnovati da ormai 3 anni.
“Continueremo a chiedere un tavolo di confronto al Governo sui problemi del lavoro nel turismo, coinvolgendo le principali controparti datoriali, Confcommercio, Confindustria e Confesercenti” prosegue Sesena. “Se non avremo riscontri creeremo noi un "tavolo" invitando tutti gli attori coinvolti (i ministri Poletti e Franceschini, il presidente dell'INPS Tito Boeri innanzitutto) a sedersi con noi ed ascoltare le ragioni dei lavoratori.”
La stagionalità si può – e si deve - superare con investimenti importanti e politiche condivise. Nel frattempo i lavoratori stagionali vanno sostenuti nei periodi di forzata disoccupazione, con misure strutturali e non interventi temporanei.