“Andrà finalmente in pensione la prima lavoratrice che, avendo un contratto di lavoro con part time ciclico con sospensione lavorativa durante l'estate, ha promosso vincendola una causa contro l'Inps per ottenere l'accredito dei contributi anche nei periodi di sospensione lavorativa. La lavoratrice, da noi assistita, ha ottenuto (grazie alla sentenza del Tribunale di Milano) l'accredito di ben 243 settimane che le hanno consentito di raggiungere finalmente il traguardo della pensione.” Ad annunciarlo è la Filcams Cgil di Milano. Un risultato importante, anche se sono ancora tantissime, oltre 100mila in tutta Italia, le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno garantiscono i servizi in appalto di ristorazione, pulizie e assistenza alla persona nelle scuole di ogni ordine e grado, che ad oggi non si vedono riconosciuti i contributi durante il periodo di sospensione scolastica in quanto la normativa non è ancora stata modificata. Questi lavoratori continuano a trovarsi nella condizione paradossale di dover lavorare almeno 50 anni per maturarne 40 di contributi per l’accesso alla pensione. “Per ottenere questo diritto” spiega ancora la Filcams Cgil Milano, “ad oggi siamo costretti a promuovere cause contro l’INPS che, a fronte della vittoria delle lavoratrici, si dovrà poi sobbarcare anche le conseguenti spese di giudizio (circa 2000 € a vertenza), con evidente spreco di denaro pubblico. Ci sono state diverse occasioni negli ultimi mesi per poter modificare la normativa, ma purtroppo i vari emendamenti presentati da inserire in decreti o disegni di legge in corso di discussione, sono naufragati.” Da anni la Filcams Cgil si batte per veder riconosciuto questo diritto, promuovendo azioni contro l'Inps, tramite campagna di comunicazione e iniziative di sensibilizzazione.