17 aprile 2013


Progetto europeo SAFE HOST: la lotta contro gli abusi sessuali sui minori nel turismo

Si è tenuta la seconda riunione del Comitato di pilotaggio del progetto SAFE HOST, in tema di lotta allo sfruttamento sessuale a danno dei minori nel turismo. La riunione è stata ospitata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite e ha visto la partecipazione di organizzazioni non governative impegnate in azioni concrete per la prevenzione e il contrasto al fenomeno, e per il recupero dei minori vittime di sfruttamento. Oltre ai partner del progetto (il sindacato ungherese VISZ; il sindacato spagnolo FECOHT-CCOO; la UILTuCS; la federazione europea dei sindacati del turismo EFFAT; le organizzazioni no-profit ECPAT Italia e TATA WITH CARE; l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo), hanno preso parte alla riunione Marina Diotallevi, Igor Stefanov e Sarah Linten di UNWTO, Selma Fernàndez di ECPAT Espana, Anna Moilanen di UNICEF, Marta Martin di NH Hoteles.
E’ stata un’occasione molto proficua per lo condivisione e lo scambio di buone pratiche, un’occasione per fare rete e mettere in sinergia attività diverse che, tuttavia, mirano allo stesso obiettivo: la difesa del minore e la promozione del turismo responsabile.
UNWTO ha presentato i 15 anni di attività della Task Force per la Protezione dei Minori nel Turismo e le campagne di informazione e sensibilizzazione di cui è stata promotrice; NH Hoteles ha raccontato l’esperienza di Youth Career Initiative per il reinserimento professionale delle vittime; UNICEF ha descritto la campagna HOTELES AMIGOS, condotta insieme agli hotel “amici” che non solo hanno ammesso l’esistenza del fenomeno (a differenza delle resistenze da parte di altri), ma si sono anche impegnati ad implementare il Codice di Condotta, a realizzare iniziative di informazione, sensibilizzazione, educazione al rispetto dei diritti dei bambini e di raccolta fondi per attività a sostegno dei minori a rischio.
Oltre a condividere le esperienze positive e le buone pratiche, ECPAT Italia ha delineato i contorni del fenomeno, un fenomeno sommerso spesso gestito dalla criminalità organizzata e su cui grava la connivenza di certi governi nazionali. Tracciati anche il profilo della vittima e dello sfruttatore e sfatati alcuni miti sugli offender: la percentuale di pedofili è solo il 5%, sono molto di più i turisti abituali (30%) e occasionali (65%) e la media di età è molto giovane (circa 30 anni, con un buon titolo di studio e buone condizioni economiche).
Tutti i settori della filiera turistica (dai taxi alle agenzie di viaggio ai tour operator, agli alberghi, ai ristoranti, ai pub, ai night club etc) sono coinvolti e possono svolgere un ruolo attivo per contrastare gli abusi. La discussione ha fornito ottimi spunti per l’elaborazione di proposte e azioni da sviluppare nel quadro del dialogo sociale europeo e nazionale.
Nell’ambito della riunione è stato presentato il logo del progetto, per le attività di informazione e disseminazione del progetto, e sono stati descritti i contenuti della Toolbox, ossia della cassetta degli attrezzi per aiutare gli addetti ai servizi turistici - lavoratori/trici e aziende - a rispondere al problema con strumenti all’altezza delle sfide attuali. Il toolbox verrà presentato a maggio nell’ambito della Conferenza europea del progetto, in programma il 18 e 19 maggio a Firenze, durante Terra Futura 2013.