“La situazione dei settori del terziario è caratterizzata da trasformazioni e situazioni ancora molto complicate e stiamo affrontando tante vertenze complesse, sia per la loro dimensione in termini di lavoratori coinvolti, sia per le soluzioni che vanno ricercate”. È un autunno sicuramente in salita quello che presenta Maria Grazia Gabrielli: l’internalizzazione dei lavoratori degli appalti delle pulizie delle scuole; l’acquisizione del gruppo Auchan da parte di Conad, la situazione di Mercatone Uno, la crisi del gruppo Manital, le disdette di alcuni importanti contratti integrativi e le tante mobilitazioni per sostenere il rinnovo dei contratti nazionali di settore stanno a indicare che la Filcams resta impegnata su più fronti. Sul nuovo numero de Il Magazine Filcams l’intervista a tutto campo di Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil nazionale. E poi ancora: #GretaSi #GretaNo breve analisi di un dibattito tematico mediocre di Roberto Bortone; Noi siamo la nuova resistenza, il racconto dell’iniziativa della Cgil Belle Ciao. INTERNALIZZAZIONE DEGLI APPALTI PER LE PULIZIE DELLE SCUOLE Una vertenza che dopo 20 anni di cambi appalto, rifinanziamenti e difficoltà, potrebbe trovare un esito positivo, se solo si volesse veramente individuare una soluzione per dare risposte complessive. la proposta avanzata dal ministero dell’Istruzione, che a breve dovrebbe concretizzarsi con un decreto, prevede, a partire dal 1° gennaio 2020, l’internalizzazione del servizio di pulizie delle scuole tramite l’assunzione diretta di 11.263 lavoratori che diventeranno dipendenti degli istituti scolastici. Però, gli occupati che prestano tale servizio in appalto tramite società esterne sono più di 16 mila, e quindi quasi 5 mila persone rischiano di rimanere escluse da questa operazione, senza occupazione e reddito. “Abbiamo condiviso e sostenuto politicamente la proposta di internalizzazione, ma poteva e doveva essere affrontata con modalità e tempi diversi. Stiamo arrivando a fine anno, le imprese hanno aperto le procedure di licenziamento, visto che i bandi di servizio sono tutti in scadenza per il prossimo 31 dicembre, e ci sono ancora troppe incertezze e il forte rischio che troppi lavoratori restino esclusi”. Continua a leggere... Il Magazine - Ottobre 2019