Riforme Istituzionali


Roma, 19 giugno 2006

Referendum Costituzionale
del 25 e 26 giugno



Care compagne e cari compagni,

inizia oggi l’ultima settimana di campagna referendaria per il voto del 25 e 26 giugno prossimo.

Solo negli ultimi giorni i media si sono accorti della scadenza: è iniziata quindi una limitata informazione, per lo più marcatamente di parte. Infatti le televisioni continuano a spacciare per “spot istituzionale” parziali contenuti della riforma, sottolineando per lo più la riduzione del numero dei parlamentari, facendo credere che si vota su questo e tacendo invece sulle parti importanti della riforma.

Dopo varie proteste e denunce le reti Mediaset hanno aggiunto qualche altro contenuto; in Rai le tribune che devono ospitare il Comitato vanno in onda in orari scomodi e i programmi più seguiti non fanno luce sulla materia.

Aggiungo che anche i partiti che stanno nel Comitato per il NO si sono mossi con notevole ritardo, forse stanchi per le scadenze elettorali già vissute, per cui i sindacati sono stati a lungo l’unica fonte di informazione, di diffusione di materiale e di organizzazione di momenti di approfondimento. Nei prossimi giorni occorrerà concentrare il massimo sforzo per raggiungere il maggior numero di persone possibile e continuare a spiegare i reali contenuti di questa pessima riforma.

Occorre motivare le cittadine e i cittadini di questo paese alla partecipazione al voto: il referendum è stato voluto proprio perché ad essi fosse consegnata l’ultima parola.

Sono in programma molte manifestazioni unitarie di chiusura. Ricordo quelle che avranno un carattere nazionale, a Milano il 22 e a Roma il 23, che saranno concluse dal Presidente Scalfaro.

Abbiamo di fronte una scadenza importantissima e fondamentale per la democrazia di questo paese. Per questo, nel ringraziarvi per il lavoro fin qui svolto, vi chiediamo ancora il massimo dell’impegno.